poltrona, serie - bottega italiana (secc. XVIII/ XIX)

poltrona post 1700 - ante 1899

Le poltrone sono a forma "en cabriolet" con schienale ovale: i braccioli, di linea rigida, terminanti con volute e retti da sostegni a piombo con le gambe anteriori, si raccordando allo schienale formando un angolo retto, mascherato da una foglia d'acanto; la fascia antoriore del sedile accenna ad un motivo di curvatura; i piedi sono dritti, rastremati verso il basso, scanalati, con intagli vegetali nella parte superiore e sono collegati al sedile da un "dado" con rosetta. Un motivo continuo fitomorfo orna la fascia del sedile e il telaio dello schienale, cimato da un intaglio a forma di nastro annodato. La tappezzeria dello schienale raffigura una scena mitologica - che si ripete simile nelle quattro poltrone - con figura femminile a meschile in un bosco, con i simboli della caccia e dell'amore; quella del sedile raffigurante un paesaggio boschivo, descritto con laghetti, una cascata d'acqua, fiori, frutta e strumenti musicali sparsi

  • OGGETTO poltrona
  • MATERIA E TECNICA legno/ doratura/ intaglio
  • AMBITO CULTURALE Bottega Italiana
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Villa Durazzo-Centurione
  • INDIRIZZO P.zza S. Giacomo, 3, Santa Margherita Ligure (GE)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La struttura dei mobili è improntata a quello stile neoclassico Luigi XVI che comincia a manifestarsi in francia verso il 1760, e dura in Liguria fino a metà '800. Tipico del nuovo gusto classicheggiante, le linee strutturali dritte e le curve circolari, ovali, ed ellittiche (vedi le particolari ossature di poltrone e canapé, il cui schienale si snoda con eleganza di curvatura). I temi ornamentali preferiti sono i motivi ornamentali classici (fasce fitoforme, acanto, rosette) combinati con spunti moderni, quali nastri annodati con grazia e gli attributi concernenti la guerra, l'amore, la musica, la vita pastorale e agricola, soggetti questi ultimi che trovamo tradotti nella tappezzeria ad arazzo Gobelins dei sedili con predominanza di ocra, rossi, bleu, assai vividi. Il parafuoco è stato rifatto in epoca posteriore. Per riscontri tipologici Cfr. Morazzoni, Il mobile neoclassico italiano, 1955, tavv. XXXV, XXXVII; Gli stili in Italia, Sansoni, 1966, fig. 11, pag. 139
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0700031520
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Genova e la provincia di La Spezia
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Liguria
  • DATA DI COMPILAZIONE 1981
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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