lapide, opera isolata - bottega italiana (sec. XX)
lapide,
1916 - 1916
Semplice lastra in marmo grigio, di forma rettangolare, con corniciatura lineare ad angoli smussati nell'interno. Su di essa è incisa una scritta in caratteri a stampatello maiuscolo anneriti
- OGGETTO lapide
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MATERIA E TECNICA
Marmo
- AMBITO CULTURALE Bottega Italiana
- LOCALIZZAZIONE La Spezia (SP)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE (segue trascrizione):QUARTA DOMENICA D'AGOSTO./ 666/ NELL'ANNO 1759 CLEMENTE XIII CONCEDEVA IN PERPETUO NELLA IV DOMENICA DI AGOSTO L'INDULGENZA PLENARIA./ NELL'ANNO 1912 IL VESCOVO DIOCESANO MONS. C. CARLI CONCEDEVA LA MESSA SOLENNE AL PROPRIO SANTO/ QUESTE MEMORIE SCOLPITE IN QUESTO MARMO, VINCENZO SOMMOVIGO RINTRACCIO' E DONA 27 AGOSTO 1916.La lapide apposta sotto l'urna sacra di San Giustino martire menziona la vicissitudine delle reliquie del Santo Patrono di Isola ed è datata all'anno 1916
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0700028570
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Genova e la provincia di La Spezia
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Liguria
- DATA DI COMPILAZIONE 1981
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- ISCRIZIONI NEL 1910/ IN QUESTA ARCA SACRA, DAL PARROCO E VENERABILE FABBRICERIA INNALZATA CON LE OBLAZIONI DEL POPOLO/ RIPOSA IL CORPO DI SAN GIUSTINO CHE PER LA FEDE DI CRISTO INSIEME COLLA MADRE SANTA SINFOROSA/ E CON I FRATELLI CRESCENZIO, GIULIANO, MEMESIO, PRIMITIVO, STATTEO ED EUGENIO, FU MARTORIATO A/ TIVOLI IL 18 LUGLIO, SOTTO L'IMPERATORE ADRIANO./ DOPO IL MARTIRIO IL SUO CORPO VENNE DEPOSTO IN ROMA, NELLE CATACOMBE DI SANTO ERMETE/ SULLA VIA SALARIA. DI LA', SIGILLATO DAL CARDINALE GUADAGNI VICARIO DI ROMA FU TRASPORTATO IL/ 25 GENNAIO 1739 AD ISOLA, IL PREVOSTO M. R. DON ANTONIO GIACOPINELLI E IL POPOLO DELLA PARROCCHIA/ CHE ALLORA OLTRE LA VALLE D'ISOLA COMPRENDEVA ANCHE L'ATTUALE PARROCCHIA DI MIGLIARINA/ ACCOLSERO SOLENNEMENTE LA PREZIOSA RELIQUIA E IL MARTIRE GIOVINETTO SAN GIUSTINO PROCLAMARONO CELESTE PATRONO/ IL FEBBRAIO 1758 IL VESCOVO DIOCESANO MONS. GIULIO CESARE LOMELLINI DAVA MANDATO DI/ APRIRE IL RELIQUARIO AL PREVOSTO M. R. DON ANTONIO MASSA, INCARICANDO IN PARI TEMPO DEL - lettere capitali - a incisione -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0
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