stalli del coro, insieme di De Fornari Anselmo, De Rocchi Elia, Pantaleoni Gian Michele (primo quarto sec. XVI)
stalli del coro
post 1500 - ante 1524
De Fornari Anselmo (1470 Ca./ 1521-1529)
1470 ca./ 1521-1529
De Rocchi Elia (notizie 1523)
notizie 1523
Pantaleoni Gian Michele (notizie Prima Metà Sec. Xvi/ 1531)
notizie prima metà sec. XVI/ 1531
Il coro si compone attualmente di 37 stalli superiori e di 21 anteriori. Ogni stallo superiore è composto di un dossale sormontato da un baldacchino con mensole, da un postergale, e da un sottosedile. Ogni stallo anteriore si compone di un postergale e di un sotto sedile. Fanno parte del complesso coro anche tarsie attualmente collocate nella cappella di N. S. della Colonna
- OGGETTO stalli del coro
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MATERIA E TECNICA
legno di acero/ intarsio in avorio/ intarsio in madreperla
legno di noce massello/ intarsio in avorio/ intarsio in madreperla
legno di pero/ intarsio in avorio/ intarsio in madreperla
legno/ intarsio/ intarsio in avorio/ intarsio in madreperla
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ATTRIBUZIONI
De Fornari Anselmo (1470 Ca./ 1521-1529)
De Rocchi Elia (notizie 1523)
Pantaleoni Gian Michele (notizie Prima Metà Sec. Xvi/ 1531)
- LOCALIZZAZIONE Savona (SV)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Dall'atto di allogazione del coro, redatto il 30 gennaio 1500 (cfr. Varaldo 1890 e Torriti 1951) risulta che per esso furono stanziati inizialmente 1132 ducati larghi d'oro, divisi in parti all'incirca equivalenti tra la Repubblica di savona e Giuliano della Rovere, futuro Giulio II allora vescovo di Savona (cfr. iscrizione). L'opera condotta sotto la direzione di Anselmo de Fornari (cfr. iscrizioni) con la collaborazione di Elia de'Rocchi doveva essere in gran parte ultimata nel 1515, quando ad Anselmo subentrò Gian Michele Pantaleoni, che ancora nel 1521 (v. Alizeri) risulta impegnato nell'esecuzione di "tre quadros" per il coro. L'opera collocata inizialmente nell'abside dell'antica cattedrale di Savona, sul Priamar, venne scomposta nel 1544 in conseguenza della demolizione della Chiesa e ricomposta nella sede attuale nel 1602. Questo riadattamento comportò la manomissione dell'originaria struttura del coro, e la conseguente mutilazione e perdita di alcune parti di esso. Un radicale restauro venne realizzato dai fratelli Garassino nel 1862 che decorarono a tarsia le porte di accesso alla sacrestia e al campanile. Il coro presenta caratteri stilistici riconducibili all'area padana, in particolare al coro della certosa di Pavia (cfr. Torriti) e a quello del Duomo di San Lorenzo a Genova, eseguito dagli stessi autori subito dopo quello di Savona. L'identificazione delle varie mani proposta da Torriti mostra De Fornari, sotto l'influenza di Foppa, De'Rocchi nell'orbita di leonardeschi lombardi (Luini, boltraffio, Sodoma), Pantaleoni legato prima alla tradizione ligure lombarda dei Fazolo, baudo e Foppa, quindi aperto anche a influssi raffaeleschi
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0700006570-0
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Imperia e Savona
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Liguria
- DATA DI COMPILAZIONE 1975
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- ISCRIZIONI All'estremità destra degli stalli superiori - DIVI IUL. II PONT. MAX. ET REIPU. PECUNIA OPUS ABSOLUTUM 15 -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0