Pontinha in Funchal. veduta dell'isola di Pontinha al largo del porto di Funchal

dipinto,

il dipinto, collocato sulla parete sinistra, entrando nell'atrio d'onore, è inserito entro una cornice semplice in legno dorato, decorata con foglie intagliate agli angoli. La veduta colta da un punto di vista rialzato focalizza l’attenzione su una terrazza-belvedere animata da abitanti in costumi tradizionali, che costeggia una rocca a strapiombo sul mare. Il paesaggio è caratterizzato da una vegetazione a tratti tropicale, da una calma distesa d'acqua e da un luminoso cielo azzurro. Le figurine che popolano la scena sono raffigurate con leggerezza di tocco e riflettono l'interesse etnografico che si riscontra nei numerosi schizzi eseguiti durante le spedizioni promosse d'arciduca, appasionato scienziato naturalista

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tavola/ pittura a olio
  • ATTRIBUZIONI Selleny Joseph (1824-1875)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo Storico del Castello di Miramare
  • LOCALIZZAZIONE Castello di Miramare
  • INDIRIZZO Viale Miramare, Trieste (TS)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L’opera fu eseguita, come testimonia l’iscrizione in basso a sinistra, dal paesaggista austriaco Joseph Selleny nel 1860 e raffigura l’isolotto di Pontinha, situato al largo della costa del porto di Funchal, la capitale delle isole di Madera nell’oceano Atlantico, alla quale è collegata tramite un ponte. Assai interessante risulta ricostruire il contesto e il momento in cui fu eseguita l’opera, citata nell’inventario dei beni mobili di Miramare ante 1868, al numero 1425 con il titolo Funchal auf Madeira. Una nota di pagamento autografa, datata 16 gennaio 1861, in cui il pittore dichiara di aver ricevuto 350 fiorini austriaci per il dipinto a olio “Puntigna”, da identificare con l’opera di Miramare, costituisce un’importante termine ante quem per la realizzazione del dipinto. La tavola era sicuramente già presente a Miramare nel 1863, quando furono richieste una serie di iscrizioni ai pittori Mestre e Kitz per le cornici dei dipinti di proprietà dell’arciduca, tra le quali figura “Pontinha in Funchal” di “Selleny”. Nella documentazione contabile di Ferdinando Massimiliano il nome del pittore austriaco compare più volte, quale autore di acquerelli, litografie e dipinti, per i quali il Giornale di cassa registrano i pagamenti. Joseph Selleny si era formato all’Accademia di Vienna, dove aveva avuto come insegnanti Franz Steinfeld il Giovane (1787-1868) e Thomas Ender (1793-1875), del quale seguì l’esempio imbarcandosi come pittore nella navi austriache. Selleny infatti fu presente in qualità di valente disegnatore sulla fregata Novara, con la quale compì il giro del mondo tra il 30 aprile 1857 e il 26 agosto 1859 e sulla nave Kaiserin Elisabeth dell’I.R. Marina Austriaca, compiendo tra l’autunno del 859 e l’estate del 1860 un viaggio verso il Brasile a fianco di Massimiliano. È probabile che sia stato proprio il suo maestro Ender a introdurre Selleny all’arciduca, conoscendone le qualità di eccellente disegnatore, anche se Liselotte Popelka, ritiene che l’incontro fosse avvenuto in precedenza, insieme al fratello Carlo Lodovico, quando nel 1855 eseguì un suo ritratto, riprodotto da Joseph Axmann in una litografia a colori. Entrambe le spedizioni avevano come scopo principale la scoperta, la conoscenza e l’approfondimento di tematiche diverse, che incontravano gli interessi dell’arciduca. In particolare la spedizione della Fregata Novara, promossa da Massimiliano, prevedeva la presenza di geologi, zoologi e botanici accompagnati dal giardiniere di corte Jelinek e da un pittore in grado di registrare i luoghi esplorati e di cogliere gli usi e costumi delle popolazioni con le quali dovevano entrare in contatto. I compiti di Selleny durante la spedizione vennero definiti dello stesso pittore nell’istanza presentata all’arciduca: “riprodurre le immagini più belle, interessanti e caratteristiche delle manifestazioni dell’aria, del mare, dei paesaggi e dell’architettura, ma altresì della vita sulla nave stessa, le diverse popolazioni e le loro feste, le loro consuetudini e i loro costumi che mostrino figure caratteristiche o eccellenti[…]”. Dal viaggio l’artista riportò una cinquantina di quadri ad olio e numerosissimi disegni, acquerelli e schizzi che costituirono la base per le incisioni illustrative dei tre volumi a stampa intitolati Reise der österreichiches Fregatte “Novara” um die Erde in den Jahern 1857, 1858, 1859, che documentarono l’impresa. Al rientro della spedizione a Trieste, il 26 agosto 1859, numerose opere di Selleny, che secondo Koschatzky erano non meno di 2000, furono esposte in una grande mostra, allestita nel palazzo della Borsa e inaugurata l’8 marzo 1860. La tavola di Miramare non fu probabilmente eseguito durante il viaggio del 1857-1859, ma potrebbe piuttosto essere il risultato di una elaborazione di schizzi colti dal vero sull’isola di Madeira. All’opera triestina infatti può essere avvicinata una veduta della località Pontinha, dipinta durante la spedizione del 1857, ripresa da un punto di vista leggermente ravvicinato rispetto a quella di Miramare, che fu inserita tra le illustrazioni dei volumi a stampa dedicati all’impresa. La tavola di Miramare si può più probabilmente inserire nel viaggio compiuto verso il Brasile a fianco dell’arciduca, a cui si riferiscono diversi pagamenti registrati nella contabilità di Massimiliano. Tale viaggio prevedeva una nuova sosta a Madera per lasciare Carlotta del Belgio, che lì soggiornò in attesa del ritorno del consorte. Ed è proprio in tale contesto che con ogni probabilità, anche per la prossimità delle date, va inserita l’esecuzione della tavola triestina. L’opera raffigura l’altura rocciosa, che si stacca dalla costa di Funchal, dalla quale dista solo 70 metri, su cui si situa la località, nota anche con il nome di Forte di San Giuseppe, per la fortificazione settecentesca all’estremità del porto. (De Bei, 2005)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0600005928
  • NUMERO D'INVENTARIO AA55331
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio del Friuli Venezia Giulia
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Friuli - Venezia Giulia
  • ISCRIZIONI in basso, a sinistra - J. Selleny 1860 - Mestre e Kitz - lettere capitali - a pennello -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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