Amogasiddhi
scultura,
Scultura raffigurante il Buddha Esoterico Amogasiddhi
- OGGETTO scultura
- AMBITO CULTURALE Ambito Tibetano
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo d'Arte Orientale
- LOCALIZZAZIONE Ca' Pesaro
- INDIRIZZO Sestiere Santa Croce, 2076, Venezia (VE)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Lo stile in cui è realizzata questa immagine appartiene a specifiche coordinate geografiche e temporali nella storia dell’arte himalayana, che lo ricollegano all’area del Tibet centrale durante il XIV e XV secolo. Si tratta di una tipologia di immagini ben nota in ambito artistico tibetano. Questo pezzo, tuttavia, sebbene si possa ricondurre a una fase tarda di quel periodo artistico e a un tipo di produzione più grossolana, minore e verosimilmente attribuibile a una modesta bottega, presenta comunque molteplici ambiguità riguardanti la sua autenticità. Generalemente, infatti, le immagini di Buddha e Bodhisattva legate a questa tipologia stilistica, poggiano su una base costituita da un doppio loto, mentre in questo caso la corolla è singola. L’ambiguità più consistente, sebbene meno evidente rispetto a quella precedentemente descritta, è legata alla mancanza del rilievo che indica il bordo della veste, all’altezza delle caviglie di Amogasiddhi, da non confondere con le cavigliare visibili ai suoi piedi. Di norma, infatti, gli artisti di quel periodo immaginavano i buddha vestiti con un dothi di leggerissima mussola, aderente al corpo e quasi trasparente, ma la cui presenza era indicata dalla cintura e dal bordo inferiore della veste, completamente assente nella statua della collezione Finzi. Una tale mancanza, difficilmente può attribuirsi a una variazione dello stile o alla grossolanità dell’immagine stessa, poichè questo implicherebbe la nudità del Buddha, un errore non trascurabile da parte di un artista, anche non particolarmente talentuoso, e sicuramente offensivo. Altri elementi non convincenti sono la mano destra del Buddha, evidentemente mal realizzata. Questo dettaglio potrebbe essere motivato, come già detto, dalla mancanza di abilità dell’artista, ma il rapporto fra l’estrema goffaggine della mano e una certa finezza del volto non sembra equo ne coerente. La sommità della protuberanza cranica del Buddha, in questa fase artistica, ha generalmente la forma distinta di una fiammella, mentre in questo caso la forma a fiammella è solo abbozzata maldestramente. Infine, non sono presenti i tipici sostegni in metallo – qui visibili unicamente nella corona – tra il corpo del Buddha e la stola in movimento che gli circonda le spalle. Le immagine realizzate in questo stile hanno quasi tutte questi sostegni tra il corpo centrale dell’immagine e gli elementi di corredo (corone, tiare, stole, fiori di loto laterali), che dovevano essere una costante tecnica. In questo caso, non vi sono nemmeno i segni indicanti la perdita dei suddetti sostegni
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0500728724
- NUMERO D'INVENTARIO 18.M264-1.24
- ENTE SCHEDATORE Museo d'Arte Orientale - Polo Museale del Veneto
- DATA DI COMPILAZIONE 2018
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0