Noviziato. figure di monaci/che o religiosi/e
scultura,
Prati, Eugenio (1889 - 1979)
1889 - 1979
Busti di due monaci/che o religiosi/e abbigliati con tuniche. La figura di destra, presumibilmente il novizio, presenta un collare rotondo e una sorta di piccola pianeta liturgica. Le teste sono grandi e prive di capelli, i volti fissi e malinconici, gli sguardi assenti
- OGGETTO scultura
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MATERIA E TECNICA
GESSO
- AMBITO CULTURALE Ambito Italiano Ambito America Meridionale
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ATTRIBUZIONI
Prati, Eugenio (1889 - 1979): scultore
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Galleria d'Arte Moderna Achille Forti
- LOCALIZZAZIONE Palazzo della Ragione
- INDIRIZZO cortile Mercato Vecchio, 6, Verona (VR)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE 1. La scultura ‘Noviziato’ di Eugenio Prati proveniente dal lascito Fiumi, oggi conservata alla Galleria d’Arte Moderna Achille Forti di Verona, reca incisa sul retro, accanto alla firma, la data '1916'. Una versione della stessa opera è documentata alla prima Esposizione d'Arte ‘Pro Assistenza Civica’ (7 aprile-10 maggio 1918) al Museo Civico di Verona a Palazzo Pompei. La datazione, riportata nel catalogo della mostra pubblicato sulla rivista ‘Madonna Verona’ (Anno XII, n. 3-4, fasc. 47-48, Luglio-Dicembre 1918, p. 94, n. 22), è però ‘1917’. Si deduce, quindi, che la scultura esposta a Palazzo Pompei non dovesse essere quella della collezione Fiumi. Sempre in ‘Madonna Verona’, vi è una nota, tra parentesi, che esplicita: 'una copia appartiene a Massimo Bontempelli'. Si tratta di un'ulteriore versione di ‘Noviziato’ (la terza), oltre a quelle del 1916 (di Fiumi) e del 1917 (esposta a Palazzo Pompei)? Oppure ne esistono solo due, ipotizzando che l'opera appartenuta a Bontempelli sia quella del 1916, e che Fiumi possa averla avuta da lui in un’epoca successiva? Domande che al momento non trovano una risposta sulla base della documentazione storica consultata. E’, peraltro, lo stesso Fiumi, in una lettera scritta tra il 1917 e il 1918 a Gherardo Marone (‘Lettere di Lionello Fiumi’, a cura di Silvana Gallifuoco, Napoli, 2003, p. 59), a citare l’intenzione di Bontempelli di acquistare la scultura: “[…] sai che il famoso ‘Noviziato’ lo comprerà Massimo Bontempelli, entusiasta di Prati?”. A riprova del fatto che la versione di ‘Noviziato‘ posseduta da Lionello Fiumi è effettivamente del 1916, esiste invece una lettera dattiloscritta (conservata tra gli appunti inediti dell’Archivio Fiumi alla Biblioteca Civica di Verona) indirizzata a Ettore Gian Ferrari, allora ‘Direttore dell’ufficio Vendite Mostra in Palazzo Strozzi’, del 14 marzo 1967, in cui il poeta scrive: “[…] Delle opere esposte, di mia proprietà, escludo dalla vendita il ‘Ritratto di Lionello Fiumi’ del pittore ANGELO ZAMBONI (1917) e il ‘Noviziato’ (gesso) dello scultore EUGENIO PRATI (1916).” La lettera fa riferimento alla mostra ‘Arte Moderna in Italia 1915-1935’, allestita a Palazzo Strozzi a Firenze dal 26 febbraio al 28 maggio 1967. Nella letteratura critica su Prati fino ad oggi non viene mai ricordata questa versione del 1916, o le viene attribuita una datazione posteriore. -- Si elencano di seguito alcuni brani tratti da cataloghi di mostre, libri o monografie, dagli anni’70 in poi, in cui il ‘Noviziato’ di Prati, viene citato con differenti datazioni: --‘Verona anni Venti’, catalogo della mostra a cura di L. Magagnato e G.P. Marchi, Verona, 1971 [p. 31, n. 157: Eugenio Prati, ‘Il noviziato’ (1917), gesso, cm 53 x 33 x 33, Coll. Privata, Verona; p. 45, n. 22: ‘Noviziato’ (1917) (Una copia appartiene a Massimo Bontempelli); fig. 127: Eugenio Prati, ‘Il noviziato’, 1918] --‘Prati e seu mundo‘, prefácio P. M. Bardi, São Paulo, 1978 [Didascalia p. 10: ‘Noviciado‘, 1918, gesso, col. Fiumi, Verona, Italia] --M. B. Salazzari, ‘Opere degli artisti in relazione con Felice Casorati’, in ‘Felice Casorati a Verona’, catalogo della mostra a cura di Sergio Marinelli, Milano, 1986 [p. 126, fig. 57: EUGENIO PRATI (1889-1979), ‘Il Noviziato’ (1918 c.), gesso, cm 50 x 33,6 x 10,5, Verona, collezione privata. Firmato in basso a destra. Già collezione Veronesi (l’immagine pubblicata evidenzia una sbrecciatura sul fianco della figura di destra, in basso, che non è presente nella versione del 1916 di proprietà Fiumi)] --S. Marinelli, ‘Eugenio Prati’, in ‘Venezia: gli anni di Ca’ Pesaro 1908-1920’, catalogo della mostra a cura di G. Romanelli, Milano, 1987 [pp. 180-181: Eugenio Prati, ‘Il noviziato’, 1917. Gesso, cm 50 x 36,5 x 10,5. Firmato: E. Prati. Verona, collezione privata. Esposizioni: Verona, Museo Civico, I Esposizione d’arte, 1918. (…) Il gesso fu esposto nell’aprile del 1918 a Verona con la precisazione della data in catalogo, 1917. E’ pure riportato che “una copia appartiene a Massimo Bontempelli”, mentre questa versione dovette entrare, subito dopo la mostra, nella collezione di Antonio Veronesi. Nel 1919 a Ca’ Pesaro fu esposto il disegno relativo, riprodotto nel catalogo. La stessa scultura, o un’identica variante, è pubblicata nella monografia su Prati del 1978, con l’indicazione, della didascalia, della proprietà Fiumi, ma dovrebbe trattarsi di un errore. L’immagine pubblicata è la medesima presente nel catalogo della mostra ‘Felice Casorati a Verona’] --‘Scultori a Verona 1900-2000’, catalogo della mostra a cura di G. Cortenova, Milano, 2001 [fig. p. 42: Eugenio Prati, ‘Il Noviziato’, 1916, 53x 33 cm, collezione Centro Studi Internazionale Lionello Fiumi] --E. Casotto, Verona, in ‘La pittura nel Veneto. Il Novecento’, a cura di G. Pavanello e N. Stringa, Milano, 2008, Tomo II p. 598: [… Massimo Bontempelli, negli anni venti, possedeva due opere di Eugenio Prati, un disegno intitolato ‘I funghi’ e una versione - presumibilmente in gesso - della nota scultura ‘Noviziato’] --L. Lorenzoni, 1911-1918. ‘Casorati a Verona’, in ‘Il giovane Casorati. Padova, Napoli e Verona’, catalogo della mostra a cura di V. Baradel e D. Banzato, Milano, 2015 [p. 80 (con riferimento all’esposizione ‘Pro assistenza Civica’. Museo Civico, Palazzo Pompei, 7 aprile-12 maggio 1918): Prati espone in una personale 18 disegni e sei sculture, fra cui ‘Noviziato’ del 1917 (fig. 13), l’opera sua più apprezzata dalla critica, di cui esiste una copia nella collezione di Massimo Bontempelli; didascalia fig. 13. p. 80: Eugenio Prati, ‘Noviziato’, Collezione privata] 2. Si riporta, di seguito, un brano tratto da un articolo di Lionello Fiumi del 1918: “Ancora maggiore purezza lirica e svincolo culturale raggiunge Prati in ‘Noviziato‘. Qui l’angoscioso smarrimento della povera creatura che, entrata per la prima volta in clausura, ascolta, pare, l’iniziazione della compagna anziana, è ottenuto con una tale umanità che turba profondamente. Il tragico gruppo è spoglio di ogni attribuzione occasionale e caduca. Sono due uomini? Sono due donne? A quale ordine appartengono le due creature? Impossibile rispondere. Sono due esseri, sono lo stato d’animo stesso del ‘noviziato‘. Così, mondato di ogni esteriorismo, il gruppo partecipa di un’universalità che non ha confini. Pulsa nelle due candide figure macrocefale, tecnicamente ottenute con nulla (quel tale ‘nulla‘ che è tutto!) l’essenziale di un dramma che non ha restrizioni ambientali.“ (Lionello Fiumi, L’Esposizione d’Arte “Pro Assistenza Civica“, in ‘L’Adige‘, 14 aprile 1918)
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0500726104
- NUMERO D'INVENTARIO 51675-4C1915
- ENTE SCHEDATORE Comune di Verona
- DATA DI COMPILAZIONE 2023
- ISCRIZIONI sul fianco destro, in basso - E. PRATI - Eugenio Prati - a incisione - italiano
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0