Ritratto virile. ritratto d'uomo

dipinto 1500 - 1549

Ritratto a mezza figura di trequarti a destra di un uomo con barba. A destra, al di là di un'apertura arcuata, si apre un paesaggio montuoso solcato da un fiume. Al di sopra dell'arco un putto e a sinistra, in alto, uno stemma gentilizio

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • AMBITO CULTURALE Ambito Veneto
  • LOCALIZZAZIONE n.d
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Aleardi (1851), che attribuiva il ritratto proveniente dalla collezione Bernasconi a Giorgione senza indicarne però la provenienza, lo descriveva come un «personaggio ragguardevole, con barba bianca [sic], vestito di toga: à nell’una mano i guanti ed appoggia l’altra al petto. Dall’uno dei lati s’apre un bellissimo paese, dall’altro evvi lo stemma di famiglia», identificato come appartenente ai Righetti sulla base del confronto con quello che compare nella "Madonna e santi" commissionata nel 1630 a Matteo Ingoli da tale Antonio Righetti, cittadino veneto, per la chiesa dei Santi Marco e Andrea a Venezia e ora in deposito nella chiesa dei Gesuati (Trecca 1912). Supponendo – come riteneva anche Trecca – che lo stemma appartenga a una casata veronese, non può trattarsi della famiglia Righetti, il cui blasone, in nessuna delle varianti note, corrisponde a quello raffigurato nel dipinto della raccolta Bernasconi (Morando di Custoza 1976, nn. 2238-2242). Pur nell’impossibilità di leggervi oggi la cromia originale, elemento di grande importanza in questo genere di ricerche, lo stemma potrebbe invece essere identificabile con l’arma dei Bagatta (Morando di Custoza 1976, n. 171; 1980, pp. 18-19). Originari di Bedizzole nel Bresciano ma residenti a Salò, alcuni di loro si trasferirono a Verona al seguito di don Raffaele Bagatta, curato dell’arciprete Giovanni Del Bene in Santo Stefano nel 1553, titolare nel 1558 del beneficio annesso all’altare di Sant’Andrea nella medesima chiesa (Liber Visitationis 1999, pp. 92-94) e, infine, nominato rettore della chiesa dei Santi Apostoli nel 1564. Nel 1583, infatti, Giacomo quondam Comino Bagatta con moglie e figli è registrato tra gli abitanti della contrada veronese di Falsorgo, assieme al fratello don Raffaele (ASVr, Comune, Anagrafi, reg. 278), ma già nel 1563 un altro fratello, Antonio Maria, risulta presente in città in casa di Nicola Del Bene a San Michele alla Porta, dove detta il proprio testamento (ASVr, Antico Ufficio del Registro, Testamenti, m. 155, n. 17). In seguito, i discendenti di Giacomo, tra i quali figurano notai, avvocati, sacerdoti e letterati, sono documentati a Verona con continuità fino alla fine dell’Ottocento. Secondo Marina Repetto Contaldo (2010, p. 419) non è da escludere che il ritratto, databile sullo scorcio del terzo decennio del Cinquecento e quindi presumibilmente eseguito prima dell’arrivo dei Bagatta a Verona, raffigurasse un membro importante della casata, anche se pare molto improbabile che la famiglia (tuttora residente in città) si sarebbe privata di un documento così rappresentativo della propria storia per cederlo a un collezionista locale. Le ipotesi fin qui formulate non risolvono in alcun modo il problema dell’attribuzione del dipinto, collocabile in ambito veronese più per la resa del paesaggio oltre la grande arcata della finestra (forse la valle dell’Adige a Ceraino), che per convincenti corrispondenze stilistiche con la contemporanea ritrattistica locale. Più genericamente sembra trattarsi di opera di un artista veneto influenzato da modelli compositivi di Giovanni Cariani, quali, per esempio, il "Ritratto d’uomo con un limone" (Londra, Christie’s, 12.7.1963, n. 25), proposto sul mercato antiquario anche come opera di Bernardino Licinio (Milano, Finarte, 21 maggio 1981, n. 122). (da Marina Repetto Contaldo 2010, p. 419)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0500717770
  • NUMERO D'INVENTARIO 1628
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Verona, Rovigo e Vicenza
  • ENTE SCHEDATORE Comune di Verona
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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