Ritratto virile. Ritratto virile
dipinto
1470 - 1489
Dipinto raffigurante un giovane a mezzo busto, volto a sinistra, con un berretto sul capo
- OGGETTO dipinto
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MATERIA E TECNICA
tavola/ pittura a olio
- AMBITO CULTURALE Ambito Veneto
- LOCALIZZAZIONE Museo degli affreschi G.B. Cavalcaselle
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Questo piccolo ritratto è sempre stato considerato "pendant" di un altro "Ritratto virile" conservato nelle raccolte civiche veronesi (inv. 157-1B0932), in virtù di ragioni collezionistiche, di formato, supporto e anche di stile. Assai ridotta la vicenda critica che li riguarda. Nel catalogo della collezione di Alessandro Pompei, dalla quale provengono, redatto nel 1835 dai pittori Francesco Donisi e Giovanni Caliari, sono registrati come «ritratti di letterati italiani del Cinquecento» e avvicinati alla «maniera di Bernardino India». Una postilla di Cesare Bernasconi li spostò successivamente nell’orbita di Mantegna, mentre i cataloghi successivi della pinacoteca civica preferirono mantenere l’anonimato. Nella scheda manoscritta presso il museo di Castelvecchio si segnala – per entrambi i pezzi – un’attribuzione a «Benaglio dei primi tempi» avanzata oralmente da Adolfo Venturi, il 25 settembre 1906. Si tratta due esemplari di un non irrilevante spessore qualitativo, realizzati nell’ottavo-nono decennio del XV secolo, come indicato dai dati lessicali e dagli elementi di vestiario. Per quanto assai simili, essi tuttavia non sembrano della stessa mano" (Dal Pozzolo 2010, cat. 115). "Rispetto all'altro esemplare, denuncia una stesura più costruita, sapiente e matura, rivelata anche dall’esame riflettografico condotto da Giovanni Villa.Purtroppo la materia pittorica appare fortemente abrasa, inibendo il tentativo di un’attribuzione "ad personam". Anch’esso eseguito in ambito veneto, e forse lagunare, denuncia la conoscenza dei prodotti di Mantegna, Giovanni Bellini e Jacometto Veneziano. Tra gli esemplari più simili pervenutici, si può indicare il "Ritratto" dei Musei Civici di Vicernza, da Villa (2003, pp. 147-148) considerato di un pittore padovano dell’ottavo decennio" (Dal Pozzolo 2010, cat. 116). Le riflettografie hanno evidenziato una imprimitura a biacca molto fine, con un sistema chiarsocurale che sottolinea le zone d'ombra (ma non è diffuso come nel dipinto inv. 150-1B0932), morbido e corsivo; vari pentimenti (naso, mento, guancia destra); lo sfondo è originale
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0500717523
- NUMERO D'INVENTARIO 158
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Verona, Rovigo e Vicenza
- ENTE SCHEDATORE Comune di Verona
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0