Vestale Emilia. Storie romane
All’interno di una finta cornice in oro è rappresentato un episodio di sacrifico. Si tratta della vicenda della vestale Emilia, accusata e condannata per aver affidato il fuoco sacro del tempio di Vesta a Giulia, una giovane novizia che lo lasciò spegnere. Emilia si rivolge alla dea chiedendo perdono, strappa un lembo della propria veste e lo getta sulla cenere ormai fredda, subito dopo una grande fiamma divampa di nuovo. Tutto ciò sembra essere rappresentato nella scena. Una figura femminile è raffigurata in ginocchio con una mano al petto e l'altra, che tiene un pezzo di stoffa, mentre sta bruciando sopra un braciere color oro. Il suo sguardo è rivolto verso una statua in pietra della dea Vesta, posizionata su una alta base in pietra all’interno di una piccola abside. Alle spalle della vestale un gruppo di quatto personaggi. A partire da sinistra, un uomo di spalle con un lungo vestito rosso cinto in vita con la parte inferiore color azzurro e un copricapo bianco, seguito da un anziano con una lunga barba vestito con un abito rosso e un mantello con cappuccio giallo. Alle spalle un gruppo di tre donne, due con lo sguardo chino e una con lo sguardo diretto verso la statua della dea. Probabilmente una delle tre donne è Giulia, la novizia che fece spegnere il fuoco sacro
- OGGETTO dipinto
- AMBITO CULTURALE Ambito Veneto
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ATTRIBUZIONI
Primon, Michele (attribuito): pittore
- LOCALIZZAZIONE Complesso Cavalli
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
detenzione Ente pubblico non territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0500699525-1.2
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per l’area metropolitana di Venezia e le province di Belluno, Padova e Treviso
- ENTE SCHEDATORE Università degli Studi di Padova
- DATA DI COMPILAZIONE 2018
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0