Platea S. Mariae de Lubanico. Campo di Santa Maria Zobenigo (del Giglio)
stampa di traduzione,
Giampiccoli Marco Sebastiano (1737 / 1809)
1737 / 1809
Canaletto Giovanni Antonio (1697 / 1768)
1697 / 1768
- OGGETTO stampa di traduzione
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MATERIA E TECNICA
carta/ acquaforte
carta/ bulino
- AMBITO CULTURALE Ambito Veneto
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ATTRIBUZIONI
Giampiccoli Marco Sebastiano (1737 / 1809): incisore
Canaletto Giovanni Antonio (1697 / 1768): inventore
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Fondo Alpago-Novello
- LOCALIZZAZIONE Museo Civico di Belluno
- INDIRIZZO Via Roma, 28 - 32100, Belluno (BL)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Questa incisione fa parte della serie di 43 vedute di Venezia realizzate da Marco Sebastiano Giampiccoli e riunite in seguito, in quantità di fogli variabili, in volumi intitolati “RACCOLTA DELLE PRINCIPALI PROSPETTIVE DELLA CITTÀ DI VENEZIA BASSANO”. Ventuno tra queste vedute derivano da invenzioni di Giovanni Antonio Canaletto, tre sono di invenzione dello stesso Marco Sebastiano Giampiccoli, responsabile non solo della lavorazione delle lastre ma anche della pubblicazione della serie (“apud Giampiccoli”), mentre le restanti diciannove traducono opere di altri sei autori o peintre graveurs. La composizione del foglio in oggetto deriva da un'opera di Canaletto raffigurante il campo di Santa Maria Zobenigo (del Giglio), occupata per metà dalla facciata dell'omonima chiesa e per la restante parte dagli edifici che vi si affacciano. La composizione mostra alcune variazioni significative rispetto al dipinto di Canaletto, dal quale l'incisore, per esempio, non riprende l'alto campanile che spicca a sinistra dell'edificio religioso. Tutti i fogli della serie presentano delle didascalie in tre lingue (italiano, francese e latino) ed una dedica ad un illustre personaggio veneto, con il corrispettivo stemma raffigurato in basso al centro. In alcuni casi si possono trovare inserite entro una cornice di gusto rococò, opera di Pietro Antonio Novelli, nota in due diversi stati ed utilizzata fino al 1797. Alcune delle vedute della corposa serie sono datate al 1775, 1776 e 1782: è pertanto probabile che l'intero corpus di rami sia stato lavorato intorno a tale periodo di tempo, durante l'ultimo quarto del XVIII secolo
- TIPOLOGIA SCHEDA Stampe
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0500694339
- NUMERO D'INVENTARIO 10499
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per l’area metropolitana di Venezia e le province di Belluno, Padova e Treviso
- ISCRIZIONI in basso a destra - Venet: ap: Giampiccoli, et incidit - corsivo - a stampa - latino
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0
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