La difesa del fiume. allegoria del sacrificio del soldato per la Patria
Il monumento si innalza sopra un aggregato di pietre e rocce, su cui si imposta un cippo in pietra, che presenta in ognuna delle quattro facce una lapide marmorea: nel prospetto principale è collocata la dedicazione e la data dell’inaugurazione, mentre nei tre lati rimanenti si trova l’elenco dei caduti della Grande Guerra (accompagnati dal ritratto fotografico). Sul cippo insiste un gruppo scultoreo in bronzo con la rappresentazione di tre fanti a difesa del Piave: uno riverso a terra mortalmente ferito, un secondo colto mentre punta il fucile inginocchiato, ed un ultimo, stante, che scruta l’orizzonte davanti a sé. Nel secondo dopoguerra furono aggiunte le lapidi in ricordo dei caduti dell’ultimo conflitto mondiale, collocate nel accumulo roccioso della base. Accanto all’area di rispetto del monumento è stato collocato nel novembre del 2002, dalla sezione locale dell’Associazione nazionale paracadutisti d’Italia, un pennone porta bandiera. Durante il sopralluogo avvenuto in data 21 marzo 2016, il monumento risultava cintato e parzialmente occultato da barriere di cantiere per via del restauro prossimo all’avvio (non è stato possibile rilevare le misure, come pure trascrivere integralmente le iscrizioni dei caduti della seconda guerra mondiale)
- OGGETTO monumento ai caduti a cippo
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MATERIA E TECNICA
bronzo/ fusione
CEMENTO
marmo/ pittura
PIETRA
ROCCIA
stampa fotografica/ ceramica
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ATTRIBUZIONI
Possamai Giovanni (1890-1946): scultore
- LOCALIZZAZIONE piazza San Pio X
- INDIRIZZO piazza San Pio X, Pederobba (TV)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il monumento ai caduti della Grande Guerra di Covolo di Piave, località del comune trevigiano di Pederobba, venne ideato da Giovanni Possamai, architetto e scultore della vicina Solighetto. La data di inaugurazione, 21 aprile 1929, è riportata sulla lapide dedicatoria del fronte principale, mentre il titolo dell'opera "La difesa del fiume", è ricavato da un contributo dello storico Marco Mondini. Giovanni Possamai fu attivo nella realizzazione di numerosi ricordi ai caduti del territorio veneto, fra i quali si ricordano: Farra di Soligo, Falzè di Piave, Sernaglia della Battaglia, Spresiano, Sarmede, Meolo (pilo porta bandiera del 1929), oltre al monumento del suo comune natale, Pieve di Soligo, privato dell'apparato scultoreo bronzeo durante la seconda guerra mondiale
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0500690155
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per l’area metropolitana di Venezia e le province di Belluno, Padova e Treviso
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per l’area metropolitana di Venezia e le province di Belluno, Padova e Treviso
- ISCRIZIONI prospetto principale, lapide del cippo - AI SUOI CADUTI/ D’OGNI VICINA E LONTANA TRINCEA/ NEL SOGNO DI ROMA NEL NOME DI DIO/ COVOLO DI PIAVE/ DEDICA E CONSACRA/ QUI/ OVE PIU’ ALTO NELL’ONDA DEL FIUME/ E IL GRIDO DELLA VITTORIA/ COVOLO DI PIAVE IL DI’ XXI-IV-MCMXXIX - capitale - a incisione -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0