Meridies. Paesaggio fluviale

stampa di traduzione,

Veduta: fiume; monti. Architettura: rocca; chiese; abitazioni. Oggetti: rete; barca. Figure: pescatori; figure maschili; figura femminile; neonato. Animali: cane

  • OGGETTO stampa di traduzione
  • MATERIA E TECNICA carta/ acquaforte
    carta/ bulino
  • ATTRIBUZIONI De Col Pellegrino (1737/ 1812): incisore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Fondo Alpago-Novello
  • LOCALIZZAZIONE Museo Civico di Belluno
  • INDIRIZZO Piazza Duomo, 16, Belluno (BL)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La stampa testimonia del grande successo che le vedute portuali e fluviali di Claude Joseph Vernet (1714-1789) riscossero anche a Venezia nella seconda metà del XVIII secolo. Numerosi furono i componimenti tratti dal pittore francese ed eseguiti da Pellegrino De Col e Francesco del Pedro presso la calcografia di Nicolò Cavalli. Ciò è comprovato, oltre che dagli esemplari superstiti, dalle voci elencate nel catalogo di vendita della stamperia milanese di Giuseppe Vallardi (1833), l’imprenditore che alla morte di Cavalli entrò in possesso di buona parte dei suoi rami; tra gli articoli in vendita sono infatti «Trenta rami da 4, 6 ed 8, rappresentanti Vedute di Marina o Paesaggi […] dipinte da Wovermann e da Carlo Vernet, intagliate da F. del Pedro e da Pietro del Colle [sic]» (Catalogo Vallardi 1833, pp. 17, 19). Diciassette sono le vedute di De Col da Vernet oggi conservate presso il Museo Civico di Belluno, tre delle quali afferenti alla ristampa vallardiana. L'impostazione è sempre la medesima, con il riquadro centrale accompagnato da versi a tema prevalentemente bucolico o naturalistico tratti da autori classici e moderni come Orazio, Vespasiano Strozzi, Sannazaro e Voltaire. Prevalgono i componimenti abitati da figure di pescatori intenti nelle loro attività quotidiane, nonostante siano altresì presenti caotiche tempeste di mare e suggestivi notturni, nei quali la tecnica a fitti intrecci di Pellegrino offre le sue migliori prove. L’esemplare in questione, raffigurante un paesaggio fluviale e accompagnato, in basso, dalla scritta Meridies, appartiene in particolare a una serie illustrante le quattro ore del giorno ricordata sia da Vallardi nel suddetto catalogo sia da Luigi Alpago-Novello, che nel suo saggio sugli incisori bellunesi identificava le «quattro parti del giorno (Mane, Meridies, Vespere, Nox), ch'io posseggo stampate in bistro» (Alpago-Novello 1940, p. 628) tra le prove meglio riuscite di de Col, al pari degli altri esemplari tratti sempre dai dipinti di Vernet
  • TIPOLOGIA SCHEDA Stampe
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0500689936
  • NUMERO D'INVENTARIO 10310
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per l’area metropolitana di Venezia e le province di Belluno, Padova e Treviso
  • ENTE SCHEDATORE COMUNE DI BELLUNO
  • ISCRIZIONI in basso a destra - P. de Colle sculp. ap Cavalli Venetis - Orazio (Odi, III, 28, 6-7) -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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