La mère bien aimée. La madre adorata
stampa di traduzione,
post 1775 - ante 1812
De Col Pellegrino (1737/ 1812)
1737/ 1812
Personaggi: figure femminili; bambini. Animali: cani; gatto. Architetture: interno di abitazione
- OGGETTO stampa di traduzione
-
MATERIA E TECNICA
carta/ acquaforte
carta/ bulino
- AMBITO CULTURALE Ambito Veneto
-
ATTRIBUZIONI
De Col Pellegrino (1737/ 1812): incisore
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Fondo Alpago-Novello
- LOCALIZZAZIONE Museo Civico di Belluno
- INDIRIZZO Piazza Duomo, 16, Belluno (BL)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La stampa, incisa da De Col presso la bottega veneziana di Nicolò Cavalli (1730-1822), suo principale committente nella città lagunare, è tratta da un dipinto dell’artista francese Jean-Baptiste Greuze (1725-1805) oggi conservato a Madrid presso la Collection Laborde. L’opera, intitolata La mère bien aimée, fu commissionata al pittore dal marchese Jean-Joseph de Laborde ed esposta al Salon parigino nel 1769; tramite di Pellegrino con l’originale fu la fedele nonché fortunata incisione che Jean Massard (1740–1822) ne ricavò su indicazione di Greuze stesso pubblicandola nel 1775/76, anno che deve pertanto essere considerato come il termine post-quem per la realizzazione del bellunese. Questi non si limitò tuttavia a trascrivere il componimento che aveva sotto mano, ma concentrò abbastanza significativamente la propria attenzione sulla parte sinistra dello stesso, raffigurante la madre affettuosamente circondata dai figli che dava il titolo al dipinto. Rimossa è la figura del marito che rientrava festosamente a casa da una battuta di caccia (di questo gruppo rimane il dettaglio del cane ai piedi della bambinaia) al pari di certi dettagli dello sfondo quali, ad esempio, una bacinella, uno strumento musicale e le cortine del letto. Proveniente dalla raccolta di Luigi Alpago-Novello, l’esemplare non viene ricordato dallo studioso tra le stampe di De Col da lui possedute (1940); è pertanto possibile, pur non potendo escludere una dimenticanza (una «tavola dal Greuze» viene infatti indicata tra le prove migliori dell’incisore; Alpago-Novello 1940, p. 629), che fosse entrato nella sua collezione in un momento successivo alla stesura del saggio sugli incisori bellunesi
- TIPOLOGIA SCHEDA Stampe
-
CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0500689930
- NUMERO D'INVENTARIO 10360
- ENTE SCHEDATORE COMUNE DI BELLUNO
- DATA DI COMPILAZIONE 2017
- ISCRIZIONI in basso a destra - P. de Colle sculp. ap. Cavalli Ven[etii]s - Properzio (Elegie, I, 11, 24) - a stampa - latino
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0