Paesaggio con pastori
stampa di traduzione,
post 1758 - ante 1812
De Col Pellegrino (1737/ 1812)
1737/ 1812
Veduta: paesaggio rurale. Figure: pastori; bambini. Animali: cane; bovini; cavallo; pecore
- OGGETTO stampa di traduzione
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MATERIA E TECNICA
carta/ acquaforte
carta/ bulino
- AMBITO CULTURALE Ambito Veneto
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ATTRIBUZIONI
De Col Pellegrino (1737/ 1812): incisore
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Fondo Alpago-Novello
- LOCALIZZAZIONE Museo Civico di Belluno
- INDIRIZZO Piazza Duomo, 16, Belluno (BL)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La stampa, incisa da De Col presso la bottega veneziana di Nicolò Cavalli (1730-1822), suo principale committente nella città lagunare, fa parte di un consistente numero di acqueforti a tema pastorale che Pellegrino, parallelamente al collega Francesco Del Pedro, trasse dai componimenti di pittori quali Giorgio Giacoboni (1716-1762), Giambattista Mengardi (1738-1796), Francesco Zuccarelli (1702-1788) e, soprattutto, Francesco Londonio (1723-1783). L’interesse di Cavalli per simili raffigurazioni è ben quantificato dalle voci registrate nel catalogo della calcografia di Giuseppe Vallardi, l’imprenditore che, alla morte di Nicolò, entrò in possesso di larga parte dei suoi rami, decretandone una nuova diffusione; tra i pezzi posti in vendita nel 1833 sono infatti «Cinquanta rami da 4, 6 ed 8, tutti di eguale grandezza, rappresentanti soggetti Pastorali – Campestri – Villereschi – Rustici, ecc., intagliati da F. del Pedro e da Pietro del Colle [sic]» così come, degli stessi due incisori, «Cinquanta rami […] rappresentanti Paesaggi con pastori e gregge, dipinti da F. Londonio milanese e da F. Maggiotti veneziano» (Catalogo Vallardi 1833, pp. 17, 19). Due sono le acqueforti di De Col da Zuccarelli oggi custodite presso il Museo Civico di Belluno provenienti dalla raccolta di Luigi Alpago-Novello. Nessuna di queste è stata stampata a Milano presso la calcografia Vallardi (manca la tipica iscrizione), ed è pertanto incerto se, riproposte, facessero parte dei cinquanta rami che componevano la succitata serie. Dal punto di vista compositivo esse non si discostano troppo dai componimenti tratti da Londonio, dove il riquadro centrale è accompagnato da citazioni di autori classici (Orazio, Ovidio, Varrone, Virgilio) e moderni (Sannazaro) evocanti la vita rurale. Pittore toscano specializzato nella creazione di suggestive vedute di gusto idilliaco, Francesco Zuccarelli fu uno dei paesaggisti più apprezzati nella Venezia di XVIII secolo, come testimoniano le numerose stampe dai suoi lavori prodotte e commerciate dalle maggiori calcografie dell’epoca, quali ad esempio il negozio lagunare di Joseph Wagner (1706-1780) e, successivamente, in maniera molto più sistematica, l’azienda dei fratelli Remondini a Bassano (Boschloo 1998, pp. 84-103)
- TIPOLOGIA SCHEDA Stampe
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0500689886
- NUMERO D'INVENTARIO 10256
- ENTE SCHEDATORE COMUNE DI BELLUNO
- DATA DI COMPILAZIONE 2017
- ISCRIZIONI in basso a destra - P. de Colle sculp. ap. N. Cavalli Venetijs - Francesco Petrarca (Trionfi, Triumphus Mortis, I, 97-99) - a stampa - italiano
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0