pavoni, uccelli, albero della vita, fonte della vita, motivi decorativi a fioroni clipeati e a torciglione

capsella per reliquie d'altare (?), (?) 1000 - (?) 1299

vasca parallelepipeda con facce decorate a rilievo a due a due, la frontale e la posteriore raffigurano pianta con fusto centrale terminante con una pigna sulla sommità tra tralci vitinei e coppie di uccelli che si nutrono dei frutti; le due laterali raffigurano coppie di pavoni affrontati che si nutrono ai lati di albero o di fonte. Il bordo superiore e gli spigoli sono definiti da cornice a fiori clipeati, solo la facciata anteriore è incorniciata, lateralmente e superiormente da cornice a torciglione

  • OGGETTO capsella per reliquie d'altare (?)
  • MISURE Profondità: 55 cm
    Altezza: 70 cm
    Larghezza: 75 cm
  • AMBITO CULTURALE Ambito Veneziano
  • LOCALIZZAZIONE Venezia (VE)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE difficile dare una datazione certa all’opera in esame che sembra essere un’ara funeraria, forse di tipo votivo, o una capsella reliquiaria. Il motivo delle decorazioni naturalistiche scolpite sulle facciate anteriore e posteriore a girali uscenti in maniera simmetrica da un unico cespo di acanto, che si trova nella parte centrale inferiore di ogni pannello, con uccelli tra i tralci si ritrova anche nelle facciate inferiori del recinto esterno dell’Ara Pacis (9 sec. a.C.). Tuttavia i caratteri tipologici e stilistici delle due facciate minori, raffiguranti coppie di pavoni ai lati di fonte e di albero della Vita, sono attinti dal repertorio tipico delle formelle veneziane: rilievi murati sulle facciate dell’edilizia civile e religiosa veneziana tra XII e XIII secolo. Il motivo iconografico delle cornici, a fioroni clipeati, che definiscono tre dei quattro pannelli si riscontra nella città lagunare tra il secolo XI e il XII. Si ipotizza, considerando anche il materiale utilizzato, la pietra d’Istria, che l’opera non sia tanto tarda e che possa quindi essere collocata tra il secolo XI e il XIII. La pietra d’Istria nel XIII secolo aveva definitivamente soppiantato la pietra calcarea di Aurisina, litotipo principale usato in età romana. Per la forma a vasca oggi l’opera è utilizzata come ornamento del giardino di villa Hériot, esempio di architettura eclettica veneziana che vede una commistione di ornati tardo antichi, bizantini, mediorientali, romanici, gotici e rinascimentali. Insieme alle riproduzioni scultoree di tipo veneto-bizantino, murate in numero preponderante su tutti i prospetti dell’edificio, e ad altri frammenti lapidei visibili nel giardino, ricorda il gusto per il collezionismo di opere antiche, caratteristico della fine del XIX secolo e dei primi decenni del secolo successivo
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0500641420
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici di Venezia e Laguna
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici di Venezia e Laguna
  • DATA DI COMPILAZIONE 2016
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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