animali
formella,
post 1900 - ante 1972
rilievo raffigurante animale rivolto verso il lato sinistro che ghermisce un quadrupede posto inferiormente, definito da cornice non più leggibile
- OGGETTO formella
-
MISURE
Diametro: 28 cm
- AMBITO CULTURALE Ambito Veneziano
- LOCALIZZAZIONE Venezia (VE)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE il rilievo in esame, conosciuto a Venezia con il nome di patera, rappresenta uno degli esempi di riproduzione di scultura veneto-bizantina. Realizzato nel secolo scorso è stato murato sulla facciata di questo edificio in una disposizione di tipo collezionistico. Insieme ad un'altra patera, ad un rilievo raffigurante soggetti sacri e ad uno con la superficie scalpellata reinterpretano le sculture che hanno decorato per secoli le facciate dell'edilizia veneziana. Il termine patera è usato nella città lagunare prima della seconda metà dell'Ottocento (Dorigo, 2003), anche se nell'accezione del termine classico-archeologica, "patera" indica una sorta di ciotola larga e bassa usata, nell'antichità greca e romana, nelle libagioni alle divinità, ed ha in comune con queste piccole sculture solo la forma tonda. La maggior parte dei soggetti iconografici delle patere sono di tipo zoomorfico, a carattere simbolico e religioso, anche se non mancano reperti di tipo geometrico e fitomorfico. Opere di questo tipo furono murate sulle facciate dell'edilizia civile veneziana nei secoli XII e XIII e, probabilmente, per il loro significato furono continuamente prodotte nei secoli successivi fino ad oggi, tanto da essere anche realizzate in materiale cementizio. In origine sulle facciate erano disposte insieme alle formelle, che hanno una superficie decorativa più ampia, in modo speculare tra gli archi, le finestre o sopra i portali, dove una croce, sempre lavorata a rilievo, occupava la parte centrale. Sulle mura di casa assumevano un valore apotropaico, ossia di oggetti capaci di prevenire l'ingresso del maligno. Sebbene l'opera non sia perfettamente leggibile a causa dello stato di degrado è possibile riconoscere due animali in lotta. I soggetti figurativi delle patere sono, infatti, piuttosto limitati tra cui compaiono, come nel caso in esame, un animale nobile, generalmente un'aquila o un leone, nell'atto di ghermire o predare un animale ignobile rappresentato da un cane, una lepre o un cervo. Lo stesso Marzemin (1937) evidenziava che il significato degli animali in figurazioni poi divenute tipiche, assunse uno specifico significato civile e religioso della concezione della vita di tutto il popolo veneziano; il quale vedeva, nella rappresentazione in esame l'allegoria dello sforzo per il predominio delle virtù civili e famigliari sulle debolezze umane, sui vizi e sulle passioni simboleggiati dagli animali inferiori
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
-
CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà privata
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0500640946
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici di Venezia e Laguna
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici di Venezia e Laguna
- DATA DI COMPILAZIONE 2016
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0