non leggibile

formella, post 1100 - ante 1199

la raffigurazione del rilievo non è leggibile a causa del cattivo stato di conservazione. Il bordo esterno è definito da cornice a toro aggiunta

  • OGGETTO formella
  • MATERIA E TECNICA marmo greco/ scultura
  • AMBITO CULTURALE Ambito Veneziano
  • LOCALIZZAZIONE Venezia (VE)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE in un articolo del 1937 Marzemin identificava nel rilievo in esame una coppia di trampolieri con il collo attorcigliato. Rizzi, invece, nei suoi inventari (1982 con Swiechowski e 1987) lo identifica con un canide in corsa retrospicente. Rilievi come questo sono conosciuti a Venezia con il nome di "patere". Il termine fu usato nella città lagunare prima della seconda metà dell'Ottocento (Dorigo, 2003), anche se, nell'accezione del termine classico-archeologica, "patera" indica una sorta di scodella priva di bordi usata, nell'antichità greca e romana, nelle libagioni alle divinità, ed ha in comune con queste piccole sculture solo la forma tonda. Murato con altre tre patere e una formella quadrata in un collocamento o ricollocamento del Dodicesimo secolo (Marzemin, 1937) tra gli archi tamponati della facciata di Ca' Foscolo verso il rio di Ca' Foscari. Generalmente, infatti, nei secoli XII e XIII, tali rilievi erano murati sulle facciate dell'edilizia religiosa veneziana e, in numero maggiore, in quella civile in disposizioni decorative di tipo speculare tra gli archi, le finestre o sopra i portali, dove una croce, sempre lavorata a rilievo, occupava la parte centrale. Insieme, sulle mura di casa, assumevano un valore apotropaico ossia di oggetti capaci di impedire l'ingresso del maligno e del male. La maggior parte dei soggetti iconografici delle patere sono di tipo zoomorfico, a carattere simbolico e religioso, anche se non mancano reperti di tipo geometrico e fitomorfico. I soggetti figurativi più comuni presentano un animale nobile, come l'aquila, il leone o anche il grifone, nell'atto di ghermire o predare un animale inferiore, un canide, un leporide o un cervide. In esse si legge sempre l'allegoria dello sforzo per il predominio delle virtù civili e famigliari sulle debolezze umane, sui vizi e sulle passioni. Ma non mancano altri soggetti in figurazioni singole come riporta Rizzi o coppie di trampolieri con i colli attorcigliati dove il popolo veneziano leggeva il simbolo della carità cristiana , della pietà, della concordia e dell'amore. Note: gli elementi lapidei della facciata sono stati lavati con sola acqua in occasione dei "Lavori di straordinaria manutenzione manto di copertura e rifacimento intonaci" autorizzati dalla Soprintendenza per i beni ambientali e architettonici di Venezia con Nulla Osta n. 9335 del 15/10/1990
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà privata
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0500640781
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici di Venezia e Laguna
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici di Venezia e Laguna
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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