motivi decorativi vegetali

cornice marcapiano, post 1290 - ante 1350

rilievo raffigurante clipei costantiniani allacciati, contenenti fioroni

  • OGGETTO cornice marcapiano
  • MATERIA E TECNICA marmo greco/ scultura
  • AMBITO CULTURALE Ambito Veneziano
  • LOCALIZZAZIONE Venezia (VE)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE sebbene il frammento in esame sia murato su un edificio di impianto Duecentesco è possibile datarlo stilisticamente tra la fine del XIII e la prima metà del secolo successivo. Periodo di maggior affermazione di questo tipo di decorazione tra le cornici marcapiano, dopo il girale fitomorfico abitato da figurazioni animalistiche. È lo stesso Dorigo a sospettare che questo frammento non sia originale del palazzo ma possa essere di reimpiego. La stessa posizione in cui si trova, sulla canna fumaria, e l'altezza, a metà del piano secondo, sono indicative di un utilizzo non originario, ossia quello di segnare, appunto, il piano di un edificio. Questi fregi erano costituiti da più pezzi e sembra anche con materiali differenti, questo perché in origine, come le sottili cornici che li affiancavano, venivano prodotti in serie con materiali e lunghezze di occasione, con procedure ripetitive e serializzate, nei cantieri, e solo una volta terminate potevano essere montate sulle facciate. Rarissime sono pertanto le pezzature ad hoc, come ad esempio l'arco sulla medesima facciata (cfr. NCTN 05/00640775), e i pezzi angolari. La prima diffusione delle cornici marcapiano nell'edilizia civile si riferì come spesso successe a Venezia ai modelli della basilica marciana. Secondo Dorigo la loro utilizzazione segna con chiarezza la prima cessione di un elemento decorativo di notevole pregio da parte dell'edilizia ecclesiastica, anche se non si può escludere che il loro uso iniziò con il semplice riutilizzo di materiale scartato nel rinnovamento di molte chiese durante il periodo gotico. Nella città veneziana il fregio marcapiano, inizialmente a girale abitato, fra la seconda metà del XII e tutto il XIII secolo, assunse il ruolo di esponente tipico della scultura architettonica sulle facciate delle abitazioni. Conquistò un ruolo civile e laico sulle facciate delle prime costruzioni quando i veneziani, attorno alla metà del XII secolo, al posto delle abitazioni di legno cominciarono a costruire piani sopraelevati. Aumentando le dimensioni degli edifici, anche queste cornici furono aumentate di dimensione con l'aggiunta di ulteriori cornici, superiormente e inferiormente. Queste, solitamente alte pochi centimetri, erano realizzate con materiali d'occasione e presentavano una finitura di tipo a dentello, anche se non mancano altri esempi. Si evidenzia che nel XV secolo le cornici a fioroni, ma anche quelle a girale, per una maggiore plasticità, furono riutilizzate, sembra secondo tradizione, previa dipintura ad olio, dei girali in bianco, e dei fondi in nero. Note: gli elementi lapidei della facciata sono stati lavati con sola acqua in occasione dei "Lavori di straordinaria manutenzione manto di copertura e rifacimento intonaci" autorizzati dalla Soprintendenza per i beni ambientali e architettonici di Venezia con Nulla Osta n. 9335 del 15/10/1990
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà privata
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0500640776
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici di Venezia e Laguna
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici di Venezia e Laguna
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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