stemma gentilizio

rilievo, (?) 1906 - (?) 1912

scudo a tacca tra motivi vegetali. Una cornice a scacchiera racchiude il tutto

  • OGGETTO rilievo
  • MATERIA E TECNICA PIETRA
  • AMBITO CULTURALE Ambito Veneto
  • LOCALIZZAZIONE Venezia (VE)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE il rilievo, a imitazione di stemmi gotici, è opera probabilmente moderna coeva all'edificazione dell'immobile al quale è affisso (seppure la critica d'arte lo identifichi come scultura della prima metà del XV secolo). [...] le imitazioni "erratiche" più frequenti a Venezia furono quelle gotiche. In genere si tratta di scudi gentilizi, per lo più infissi in edifici neogotici [...]. Talvolta sono copie o calchi di esemplari araldici particolarmente riprodotti [...] ma altre volte sono più o meno abili contraffazioni, spesso commissionate dai nuovi proprietari di un palazzo, le quali, anche per essere prevalentemente in pietra d'Istria come gli originali o imbiancate per solfatazione come quelli, possono ingannare facilmente esperti storici dell'arte [...] (Rizzi, 1987). Non è stato possibile identificare la casata alla quale appartenesse lo scudo per la mancanza di elementi identificativi. Con il restauro è venuta alla luce una colorazione verde nella zona sommitale del comparto. L'edificio al quale appartiene il rilievo, fatto erigere in parte (piano terra e piano primo), agli inizi del XX secolo (1909-1912), per volontà della proprietaria, la scrittrice Ernestade Hierschel Stern; è uno spiccato esempio di architettura neogotica veneziana arricchita da materiali decorativi antichi. L'incarico del progetto edilizio fu assegnato all'architetto Giuseppe Berti e all'artista - decoratore Raffaele Mainella che idearono una dimora a un piano che insiste su un portico retto da colonnine ioniche e architravi lignei. Le fondazioni del palazzo poggiano nell'area occupata precedentemente da Palazzo Malpaga, tipica costruzione gotica affacciantesi sul Canal Grande. La demolizione di tale dimora è ipotizzata verso il secondo quarto del XIX secolo; dal Catasto Napoleonico l'edificio risulta ancora abitato mentre nei due catasti successivi esso viene qualificato come area di deposito (in alcune incisioni di Dionisio Moretti appaiono solamente le mura di cinta). La palazzina con i cambi di proprietà subì delle profonde modifiche: in particolare fu soggetta alla sopraelevazione di un secondo (1927) e di un terzo piano che ne sfalsò l'immagine originaria, appesantendo nell'insieme la struttura architettonica. Nel 1970 il palazzo venne acquistato dall'Ente Nazionale Previdenza e Assistenza Statale. Nel primo decennio del XXI secolo, modificata la destinazione d'uso (albergo), fu oggetto di restauro artistico architettonico
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà privata
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0500577570
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici di Venezia e Laguna
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici di Venezia e Laguna
  • DATA DI COMPILAZIONE 2011
  • STEMMI a tutto campo - familiare - Stemma - scudo a tacca allo scaglione, accompagnato da croce latina con bandiera
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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