elementi decorativi

vera da pozzo, post 800 - ante 899

puteale ritmato da nove archi insistenti su colonnine. La vera poggia su base cilindrica decorata con motivi triviminei creanti cerchi annodati

  • OGGETTO vera da pozzo
  • MATERIA E TECNICA pietra calcarea d'Aurisina
  • AMBITO CULTURALE Ambito Veneto
  • LOCALIZZAZIONE Venezia (VE)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE "Nei puteali, il motivo ad archi su colonne o pilastri con croci e altri simboli al loro interno appare frequente e ben coniugato, come del resto altrove [...], come la forma circolare sempre più frequente delle vere: p.e. nella vera del giardino su calle del traghetto (S. Barnaba), posta su base lievemente più antica, dove in singolare associazione repertoriale e linguistica una treccia tardoantica semplice a due nastri, una treccia "longobarda" a tre nastri concepita a fettuccia, una fascia a archetti e ovuli di classica impronta racchiudono una galleria ad archi con croci, alberelli ed elementi fitomorfici di densa scrittura; ne risulta un piccolo corpus, nel quale il motivo ad archi copre con prevalente disciplina la superficie, con accenni ora di corposa piattezza, ora di filiforme rilievo, ora di puro graffito. Esso segue da vicino, con evidenza, lo svolgimento culturale dei plutei delle chiese [...]" (Dorigo, 1983). Vera da pozzo è vocabolo prettamente veneziano che sta ad individuare il parapetto, per lo più in pietra, sormontato alla canna del pozzo sotterranea. Le prime genti, venute a vivere nelle isole lagunari, recuperavano l'acqua dalle falde freatiche superficiali; con il successivo spostamento della sede governativa nell'isola realtina, nel IX secolo, si intensificò il bisogno di reperire acqua potabile. La questione fu risolta con i pozzi, che venivano a ricreare falde freatiche artificiali. Questi erano delle strutture complesse che fungevano sia da filtro, per la depurazione della pioggia, sia da cisterne. La pioggia veniva convogliata all'interno del pozzo grazie a dei tombini detti "gatoi", filtrata da strati di sabbia e argilla per giungere sino al fondo del pozzo. Da qui veniva estratta con un secchio. Utilizzata inizialmente solo come elemento di protezione, per l'incolumità della gente e per garantire acqua pulita grazie a un coperchio in legno o metallo, col passare del tempo la vera divenne oggetto di arredo urbano. I pozzi erano costruiti dai pozzeri, sottoclasse della scuola dei mureri (muratori), attivi dal XIII secolo. L'edificio al quale appartiene la vera, fatto erigere in parte (piano terra e piano primo), agli inizi del XX secolo (1909-1912), per volontà della proprietaria, la scrittrice Ernesta de Hierschel Stern; è uno spiccato esempio di architettura neogotica veneziana arricchita da materiali decorativi antichi. L'incarico del progetto edilizio fu assegnato all'architetto Giuseppe Berti e all'artista - decoratore Raffaele Mainella che idearono una dimora a un piano che insiste su un portico retto da colonnine ioniche e architravi lignei. Le fondazioni del palazzo poggiano nell'area occupata precedentemente da Palazzo Malpaga, tipica costruzione gotica affacciantesi sul Canal Grande. La demolizione di tale dimora è ipotizzata verso il secondo quarto del XIX secolo; dal Catasto Napoleonico l'edificio risulta ancora abitato mentre nei due catasti successivi esso viene qualificato come area di deposito (in alcune incisioni di Dionisio Moretti appaiono solamente le mura di cinta). La palazzina con i cambi di proprietà subì delle profonde modifiche: in particolare fu soggetta alla sopraelevazione di un secondo (1927) e di un terzo piano che ne sfalsò l'immagine originaria, appesantendo nell'insieme la struttura architettonica. Nel 1970 il palazzo venne acquistato dall'Ente Nazionale Previdenza e Assistenza Statale. Nel primo decennio del XXI secolo, modificata la destinazione d'uso (albergo), fu oggetto di restauro artistico-architettonico
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà privata
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0500577562
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici di Venezia e Laguna
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici di Venezia e Laguna
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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