trionfo delle Virtù sui Vizi
formella,
post 1800 - ante 1950
rilievo raffigurante aquila che becca sul capo un leporide. Definito da cornice a fusaiola tra due listelli
- OGGETTO formella
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MATERIA E TECNICA
PIETRA
- AMBITO CULTURALE Ambito Veneziano
- LOCALIZZAZIONE Venezia (VE)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE il rilievo in esame rappresenta uno degli esempi di riproduzione di scultura veneto-bizantina. Venezia nell'Ottocento e ai primi del Novecento fu, infatti, uno dei centri dove la produzione di falsi scultorei di età medioevale fu più attiva, soprattutto di patere e di formelle. Opere di questo tipo furono utilizzate, fin dal XII e XIII secolo, sulle facciate dell'edilizia civile veneziana, tanto da assumere gradatamente sempre maggior sviluppo nei secoli successivi fino ai nostri giorni. Nella primitiva edilizia civile, patere e formelle si alternavano con una disposizione decorativa di tipo speculare tra gli archi, le finestre o sopra i portali dove la croce teneva solitamente il posto d'onore. Insieme, sulle mura di casa, assumevano un valore apotropaico ossia di oggetti capaci di prevenire l'ingresso del maligno e del male. Diversi sono i soggetti iconografici delle patere che per lo più sono di tipo zoomorfico, anche se non mancano quelli di tipo geometrico e fitomorfico. I soggetti figurativi delle patere veneziane sono piuttosto limitati, tra questi compaiono, come nel caso in esame, un animale nobile, generalmente un'aquila o un leone, nell'atto di ghermire o predare un animale ignobile, leporide o canide. La stessa raffigurazione in esame, dell'aquila su lepre si trova anche infissa sulla facciata esterna della basilica marciana. Marzemin (1937) evidenzia che il significato degli animali in figurazioni poi divenute tipiche, assunse uno specifico significato civile e religioso nella concezione della vita di tutto il popolo veneziano; il quale vedeva, nella rappresentazione in esame l'allegoria dello sforzo per il predominio delle virtù civili e famigliari sulle debolezze umane, sui vizi e sulle passioni simboleggiati dagli animali inferiori. Nello specifico l'aquila per la sua capacità di guardare il sole senza esserne abbagliata simboleggia l'elevatezza spirituale, la forza divina che vince ogni avversario. La lepre invece, è associata alle passioni terrene; per la sua sensualità assume il simbolo della fecondità e per la velocità quello della brevità della vita. Si ricorda che il termine "patera", come rileva Dorigo (2003), non è attestato prima della seconda metà dell'Ottocento e sembra che derivi dalla denominazione volgare "patara"
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà privata
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0500577458
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici di Venezia e Laguna
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici di Venezia e Laguna
- DATA DI COMPILAZIONE 2012
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0