Apollo del Belvedere. Apollo

statuetta, ca 1502/00/00 - ca 1502/00/00

Apollo nudo, stante sulla gamba destra, sospeso nel mezzo di un passo; il piede sinistro, flesso all’indietro, è connesso alla base con un tassello inserito sotto la punta del calzare. Braccio destro disteso lungo il fianco; mano semiaperta parallela alla coscia. Clamide sulla spalla destra. Sulla schiena foro quadrangolare per l'attacco della faretra, perduta. Volto giovanile, incorniciato da riccioli dorati, girato a sinistra; nella mano sinistra, arco non pertinente. Patina bruna, parziale doratura a fuoco, inserti in argento

  • OGGETTO statuetta
  • MATERIA E TECNICA bronzo/ fusione/ doratura
  • ATTRIBUZIONI Bonaccolsi Pier Jacopo Detto Antico (1460 Ca./ 1528 Ca): scultore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Galleria Giorgio Franchetti alla Ca' d'Oro
  • LOCALIZZAZIONE Ca' d'Oro
  • INDIRIZZO Cannaregio, 3932/ Calle Ca' d'Oro, Venezia (VE)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Provenienza: eredità della famiglia Gonzaga fino alla morte dell’ultimo duca di Mantova, Ferdinando Carlo Gonzaga (1652-1708); acquistato da Domenico Pasqualigo, 1708; da questi donato alla repubblica di Venezia ed esposto a Palazzo Ducale, ca. 1745; trasferito nella Biblioteca Marciana, 1797; quindi nel Reale Museo Archeologico di Venezia con sede in Palazzo Ducale, ca. 1895; depositato presso la Galleria Giorgio Franchetti alla Ca’ d’Oro, ca. 1926. Esemplari simili: Francoforte sul Meno, Liebieghaus Skulpturensammlung; Inghilterra, coll. privata (già Beit-Boscawen). Il bronzetto, eseguito da Jacopo Bonacolsi per il vescovo Ludovico Gonzaga tra il 1498 e il 1502, riprende il soggetto della celebre statua di Apollo (Roma, Musei Vaticani), rinvenuta nel 1489 in un vigneto romano, quindi acquistata dal cardinale Giuliano Della Rovere, poi papa Giulio II, e collocata dapprima nel cortile del palazzo ai Santi Apostoli, poi nel giardino del Belvedere in Vaticano. L'immediata popolarità della scultura si evince dalle numerosissime copie e riproduzioni realizzate in materiali diversi: una versione fittile si trova nella stessa Ca' d'Oro (Sc. 93). Il bronzetto, riconosciuto come opera di Pier Jacopo Alari Bonacolsi a partire dall’attribuzione di Adolfo Venturi (1896), costituisce una delle tre repliche di medesimo soggetto finora note, derivate dal modello antico e assegnate alla mano dello stesso artista (Francoforte sul Meno; Inghilterra, coll. privata). La conferma dell’autorialità di Antico è avvenuta nel 1967 alla pubblicazione dell’esemplare di Francoforte, l’unico firmato con la sigla ANT. Il bronzetto di Ca’ d’Oro, lavoro di eccellente qualità, rivela un raffinatissimo equilibrio decorativo e una superba esecuzione tecnica. Negli occhi in argento lavorati ad agemina, la pupilla descrive la caratteristica forma a fagiolo spesso ricorrente nell’opera di Antico (Smith, Sturman, in Antico 2011, p. 164). I capelli, la clamide, i sandali e il balteo sono dorati con tecnica a fuoco. Dall’esame radiografico il getto risulta in buona parte cavo, con uno spessore delle pareti bronzee nettamente inferiore rispetto all’esemplare di Francoforte. La statuetta di Ca’ d’Oro venne realizzata probabilmente attorno al 1500 (Allison 1993-94); essa viene associata a una lettera del cardinale Ludovico Gonzaga del dicembre 1501, dalla quale sarebbe possibile presupporre che la fusione dell’Apollo avvenisse all’inizio dell’anno successivo (Luciano, in Antico 2011, p. 8). Augusti ritiene l’Apollo di Francoforte una replica derivata dal bronzo di Ca’ d’Oro anticipando l’esecuzione di quest’ultimo al 1498. Tuttavia, recenti analisi formali, stilistiche e diagnostiche confermano l’anteriorità, soprattutto dal punto di vista tecnico, sia della versione di Francoforte che di quella inglese riconoscendo l’esecuzione della replica veneziana verso il 1502 (Antico 2011, p. 191)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0500417773
  • NUMERO D'INVENTARIO Br. 97
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Venezia e dei comuni della gronda lagunare
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Venezia e dei comuni della gronda lagunare
  • DATA DI COMPILAZIONE 1979
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2009
    2014
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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