Soprabito dei Draghi (long gua) per Imperatrice. animali fantastici

abito, 1825 - 1888

Struttura: foggia svasata, scollo rotondo e apertura anteriore centrale diritta, maniche lunghe larghe diritte (porzione terminale asportata). Scollo profilato con sottile bordura sbieca di tela verde, con un bottone sferico, cavo e liscio in rame molto ossidato e asola applicata in sbiechino di taffetas blu cupo. Colori: fondo blu scuro, disegni ricamati in policromia, oro e argento

  • OGGETTO abito
  • MATERIA E TECNICA seta/ tessuto/ ricamo
  • AMBITO CULTURALE Manifattura Cinese
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo d'Arte Orientale
  • LOCALIZZAZIONE Ca' Pesaro
  • INDIRIZZO Santa Croce 2076, Venezia (VE)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il long gua, secondo per importanza formale soltanto al vestiario di corte (chao fu), è un soprabito da cerimonia la cui decorazione varia in relazione ai diversi ranghi: le imperatrici, le consorti imperiali e le principesse di sangue godevano del privilegio di portare long gua, "soprabiti dei draghi", del tutto simili all'esemplare in discorso; alle consorti di funzionari e nobili di corte di rango non elevato erano destinati soprabiti della medesima foggia, ornati di medaglioni con emblemi e figurazioni augurali, fiori, simboli di prosperità e longevità. Nella collezione di Venezia se ne contano quattro esemplari (inv. 1200/13747, 1201/13628, 1221/13743 e 1197/13731). Sull'argomento mancano tuttavia studi specifici: solo alcuni esemplari di long gua sono stati pubblicati di recente e i riferimenti alla disciplina suntuaria riguardano solo i principali modelli di soprabiti per i ranghi superiori (cfr.G. Dickiinson-L. Wrigglesworth, Imperial Wardrobe, London 19901, pp.186-189). Sulla fodera, all'altezza del fianco dx, è vergato a pennello e inchiostro nero il carattere "ren",che rappresenta certamente una annotazione sartoriale: sta infatti a significare il punto di allaccio posto sotto il braccio destro, tipico del vestiario tradizionale manciù. Poichè il long gua ha l'allaccio centrale anteriore, ciò significa che la fodera è un reimpiego proveniente da altro indumento. Acquistato in Cina da Enrico di Borbone Conte di Bardi tra ottobre 1888 e febbraio 1889
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0500402573
  • NUMERO D'INVENTARIO 1217
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Venezia e dei comuni della gronda lagunare
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza speciale per il Polo Museale Veneziano
  • DATA DI COMPILAZIONE 1992
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • ISCRIZIONI fodera,altezza del fianco dx - "ren" -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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