San Giorgio e la principessa

dipinto, 1520 - 1520

Soggetti sacri: san Giorgio combatte contro il drago dinanzi alla principe ssa

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • ATTRIBUZIONI Basaiti Marco (1470 Ca./ Post 1530)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Gallerie dell'Accademia
  • LOCALIZZAZIONE Gallerie dell'Accademia di Venezia
  • INDIRIZZO Dorsoduro, 1050/ Campo de la Carità, Venezia (VE)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'opera si presentava prima dell'ultimo intervento con vari strati di ridi pinture, eliminati solo in parte ma sufficientemente per restituirle leggi bilità. Già lo Zanotto (1858) ricorda un "dannato ristauro che l'opera ott enne in antico" e un altro nel 1828 di Antonio Martinolli che "non valse a redimerla" dal precedente; successivi interventi sono documentati nel 189 5, quando fu foderata da G. Spoldi, e nel 1905 a cura di G. Bonomi (Moschi ni Marconi 1955). Proviene dalla chiesa di San Pietro di Castello, dove il Boschini (1664) la ricorda come "tavola posticcia", con ciò implicitament e sottintendendo che non era quella la sua sistemazione originaria. Più ta rdi lo Zanetti (1771) la indica nel primo altare a destra e il Moschini (1 815) la descrive ancora sulla stessa parete dove doveva trovarsi quando lo Zanotto la faceva incidere nel 1858 da F. Zanetti. Crowe e Cavalcaselle ( 1871) la annotano sopra la porta della sacrestia, ma nel 1878 Milanesi scr iveva "ora questa tela sull'asse non v'é più". Fu infatti depositata alle Gallerie nel 1895 e acquistata per lire 5.000 nel 1899, spendendo altre 50 0 lire per l'esecuzione di una copia, tuttora esistente, da collocare sul posto (Moschini Marconi). In basso a destra un cartellino con la firma e l a data M.CCCCC.XX / M. BAXAITI. P., trascritta erroneamente in 1420 dal Bo schini, ma originale. Lo Zanotto suppone che il committente sia Antonio II Contarini, patriarca di Venezia dal 1508 al 1524, forse per adempiere a u na disposizione testamentaria del suo predecessore Alvise Contarini, che e ssendo stato canonico regolare di San Giorgio in Alga intendeva così rende re omaggio al santo patrono. A conferma di tale ipotesi, la decorazione a scacchi azzurri e gialli della sella doveva avere un significato araldico, ritrovandosi proprio nello stemma Contarini (Cantalamessa 1896). La compo sizione, dominata dal cavallo bianco, forse troppo grande per il giovane e roe in armatura, col terreno disseminato di teschi e scheletri è ispirata a un'incisione con "San Giorgio" di Dürer (Gould 1987). Nello sfondo, sott o le montagne digradanti si snoda un'imponente città fortificata con un ca stello, vicino a un fiume con un grande ponte ad arcate, tutti simboli mar iani (Battisti 1980), quasi che la Vergine stessa avesse propiziato la vit toria del santo
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0500402290
  • NUMERO D'INVENTARIO 102
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Gallerie dell'Accademia di Venezia
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza speciale per il Polo Museale Veneziano
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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