Personaggi e scene da cicli letterari

disegno, 1500 - 1510

Figure: soldati

  • OGGETTO disegno
  • MATERIA E TECNICA carta/ inchiostro a penna
  • MISURE Altezza: 285 mm
    Larghezza: 205 mm
  • AMBITO CULTURALE Ambito Emiliano
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Gallerie dell'Accademia
  • LOCALIZZAZIONE Gallerie dell'Accademia di Venezia
  • INDIRIZZO Dorsoduro, 1050/ Campo de la Carità, Venezia (VE)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE I soldati sul verso furono collegati dal Longhi con quelli raffigurati nel San Filippo che esorcizza un demonio, affresco eseguito da Filippino nella cappella Strozzi in Santa Maria Novella a Firenze nel 1494 - 95 ca., ma come precisò la Shoemaker, alcune piccole variazioni nei gesti e nei costumi suggeriscono che il foglio sia copia da un disegno del Lippi ora perduto. Non è quindi necessario che l'autore si sia recato di persona a Firenze; viceversa Filippino andò verosimilmente a Bologna, dove infatti si conserva in San Domenico la tavola col Matrimonio mistico di Santa Caterina, firmata e datata 1501. Il foglio veneziano documenta dunque la ripresa di composizioni tratte dai disegni del Lippi nella città emiliana ai primi anni del Cinquecento, cioè nello stesso periodo in cui l'opera grafica di Amico Aspertini e di Lorenzo Costa, com'è stato notato, ne riflette lo stile. Sono in effetti questi i due nomi cui pi spesso �stato riferito il nostro disegno: alla fine dell'Ottocento il proprietario annot�un'ascrizione all'Aspertini, gi�contestata dal De Fabriczy ma accettata dal Fogolari. Loeser invece riport� pur senza accoglierla, un'attribuzione al Costa, ripresa poi nella mostra del 1933 e ancora di recente, con cautela, dal Kropfinger; effettivamente il disegno dimostra affinit�con opere assegnate al ferrarese quali la Santa Cecilia davanti ad Almachio (Uffizi, 166E). Longhi per�neg�l'attribuzione al Costa in favore dell'Aspertini, seguito dalla maggioranza degli studiosi successivi ma giustamente confutato dal Venturoli, dal Ruggeri e dal Faietti. Come mi fa notare Andrea De Marchi, le aree tratteggiate ad incrocio nel disegno ricordano la tecnica di Jacopo Ripanda (ad esempio nel Le Sibille del British Museum, 1895 - 9 - 15 - 763) anche se l'autore non pu�essere identificato con lui n�con i suoi seguaci finora identificati, il Maestro do Oxford e Jacopo da Bologna (per i quali vedi Faietti e Oberhuber 1988; Faietti 1990)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Disegni
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0500361591A
  • NUMERO D'INVENTARIO 62
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Gallerie dell'Accademia di Venezia
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza speciale per il Polo Museale Veneziano
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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