cavaliere e fanti
disegno,
post 1504 - ante 1506
Guerrieri. Animali: cavallo. Armi: scudo. Nudi maschili
- OGGETTO disegno
-
MATERIA E TECNICA
carta/ inchiostro/ inchiostro a penna/ penna
-
MISURE
Altezza: 257 mm
Larghezza: 208 mm
-
ATTRIBUZIONI
Sanzio Raffaello Detto Raffaello (1483/ 1520)
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Gallerie dell'Accademia
- LOCALIZZAZIONE Gallerie dell'Accademia di Venezia
- INDIRIZZO Dorsoduro, 1050/ Campo de la Carità, Venezia (VE)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il cosiddetto assedio di Perugia viene generalmente datato ai primi anni del soggiorno fiorentino di Raffaello, cioè al 15o4-1505 o al 1505-1506, a seconda se si supponga che l'artista si sia trasferito a Firenze già nel 1504, come la maggioranza degli studiosi è incline a credere, o solo intorno al 1505, come invece ha postulato recentemente Konrad Oberhuber (1977, p.61). Al tema specifico dell'assedio si ricollegano altri disegni: insieme al presente foglio, lo studio dell'Albertina. Entrambi questi disegni sviluppano motivi, ad es. i guerrieri che si liberano delle vesti, a Vienna, o i guerrieri nudi sul recto e l'alfiere sul verso del foglio di Venezia, che sono stati interpretati come la reazione personalissima di Raffaello, la sua risposta artistica alle medesime tematiche che a quel tempo erano formulate in maniera grandiosa da Leonardo e da Michelangelo (...). Il disegno proviene dalla collezione Bossi/ Celotti
- TIPOLOGIA SCHEDA Disegni
-
CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0500250361-1
- NUMERO D'INVENTARIO 16 (recto e verso)
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Gallerie dell'Accademia di Venezia
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza speciale per il Polo Museale Veneziano
- DATA DI COMPILAZIONE 1984
-
DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- ISCRIZIONI al recto in basso verso il centro - R. V. (Lugt 2463) della Collezione Antaldi - a penna -
- STEMMI al recto - Marchio - Lugt 188
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0
FA PARTE DI - BENI COMPONENTI
ALTRE OPERE DELLO STESSO AUTORE - Sanzio Raffaello Detto Raffaello (1483/ 1520)
ALTRE OPERE DELLA STESSA CITTA'
condividi
