altare,
1551/ 1557
L'altare, di forme classiche, ha un paliotto identico a quello dell'altare di S. Sebastiano. Dietro alla mensa su un alto basamento sono poste due colonne di ordine ionico rastremate e scanalate . Su di esse poggia il fregio dalle modanature riccamente decorate, formate da una doppia treccia sormontata da una fascia a dentelli, sulla quale poggia il timpano. Fra le due colonne è inscritto un arco a tutto sesto poggiante su due pilastrini
- OGGETTO altare
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MATERIA E TECNICA
Marmo
- AMBITO CULTURALE Ambito Veneziano
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Chiesa di S. Sebastiano
- INDIRIZZO Dorsoduro, 1686/ Campazzo S. Sebastiano, Venezia (VE)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE L'altare, riferisce il Sajanello nel 1740, venne richiesto da Vincenzo Pellegrini, giureconsultonoto per la sua capacità oratoria, nell'ottobre del 1551, ottenendo il permesso alla costruzione sei anni più tardi, il 24 giugno 1557. L'altare è menzionato per la prima volta dal Vasari, nella seconda edizione delle "Vite", il quale, parlando della tela si Andrea Schiavone afferma che ra situata nella cappella "di quelli di Cà Pellegrina". La notizia è ripresa senza variazioni dal ridolfi nel 1648. Nel 1832 integra le notizie archivistiche con la il documento relativo alla data di concessione dell'altare
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0500137596
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Venezia e dei comuni della gronda lagunare
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni artistici e storici di Venezia
- DATA DI COMPILAZIONE 1992
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0