Santi Cosma e Damiano

dipinto,

Dipinto di forma rettangolare senza cornice ad olio su tela. Personaggi: S. Cosma; S. Damiano; Cristo. Angeli. Oggetti: Balaustrata; Corona; Fiori; Libro; Palma. Paesaggio: Colline; Nuvole. Da notare l'uso del blu oltramarino. I Santi sono ritratti a figura intera inginocchiati, sulla sinistra con lo sguardo verso il Cristo e l'angelo sulle nuvole a destra. Sulle nuvole, dalla parte opposta altri due angeli, uno piccolo con la palma del Martirio, l'altro con una corona di fiori

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • AMBITO CULTURALE Ambito Veneto
  • ALTRE ATTRIBUZIONI Matteo Ponzone
  • LOCALIZZAZIONE Venezia (VE)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La tradizione attribuisce questo quadro al pittore di origine dalmata Matteo Ponzone. Sebbene non si siano trovate notizie e documenti in proposito chi scrive ritiene sia probabile che il Ponzone abbia dipinto tale quadro. Innanzitutto vi sono considerazioni di carattere stilistico: in chiesa, nella "cappella della Deposizione", a destra dell'altare vi è un altro dipinto di dimensioni simili al presente (v. scheda n.05000123428) con S. Stefano Protomartire e un altro Santo, forse il fondatore del Monastero il Beato Morosini. Il trattamento e la disposizione delle figure sono molto simili. Inoltre l'uso del colore blu oltramarino, singolarmente usato in modo frequente nei due dipinti, ricorda un altra opera del Ponzone presente in chiesa, sebbene di epoca più tarda, il "S. Giorgio e il Drago" (1648), nella quale tale colore è predominante al punto da essere, per il suo costo, posto per contratto a spese del Monastero "obligandosi il Monasterio a comprarli il color ultramarino" (A.S.V., S. Giorgio Maggiore, b. 21, pr. 10, 24/01/1648). Dal punto di vista iconografico l'identificazione delle due figure inginocchiate sulladestra pone molte dubbi sia per l'assenza di attributi che le identifichino con certezza con i SS. Cosma e Damiano, sia perchè sono vestiti con mantelli più adatti a personaggi come Dogi o Magistrati che a dei medici quali erano i Santi sopra citati. Questa constatazione ci porta alla considerazione di carattere storico che riguarda l'attività svolta dal Ponzone nel Monastero di S. Giorgio Maggiore iniziata ben prima dell'esecuzione della pala di "S. Giorgio e il Drago" (1648) già ricordata. Infatti in un documento conservato all'Archivio di Stato di Venezia (S. Giorgio M., b21, pr.10a, c.53) "il Signor Mattio Ponzoni Pittor [si obbliga] di far di sua mano a tutta perfettione dodici quadri d'altezzadi sei...et quarto l'uno, sopra li quali siano ritratti il Beato Giustiniano, et S. Gerardo Sagredo, et li dieci principi di Venetia fatti nostri monaci, et questi in tutta perfettione come di sopra, et di colori fini, et detti quadri promette di darli per tutto il mese di ottobre prossimo venturo [1622]... il RR. PP. Paulo Veneto Abbate...[si obbliga] pagare et sborsar ducati cinque l'uno da 6 s. 4". Non vi è traccia della serie di quadri di cui parla il contratto, ma gli abiti delle figure sulla destra possono effetivamente riportare ai "principi di Venetia" sopra ricordati, così come le analogie stilistiche con il dipinto della "Cappella della Deposizione" e la pala in chiesa sembrano confermare l'ipotesi di uno stesso autore. Tuttavia in attesa di ulteriori documenti o notizie sulle fortune della serie di quadri commissionati al Ponzone nel 1622, è più prudente assegnare l'opera ad un autore di scuola veneta attivo nel primo quarto del secolo XVII
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0500123473
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Venezia e dei comuni della gronda lagunare
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni artistici e storici di Venezia
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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