Albero della Religione Benedettina

dipinto,

Dipinto rettangolare a olio su tela senza cornice. Personaggi: S. Benedetto. Comparse: Santi; Sante; Monaci; Papi; S. Paolo. Attributi: Pastorale; Libro. Paesaggio: Albero; Nuvole; Collina; Castello. Oggetti: Anfora; Cartigli; Lapidi; Stemmi; Spada; Lancia;Scudo. I santi dell'Ordine Benedettino sono rappresentati sullo sfondo di un albero di cui S. Benedetto rappresenta il tronco. Il paesaggio retrostante è illuminato dal giallo del sole

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • ATTRIBUZIONI Vassillacchi Antonio Detto Aliense (1556/ 1629)
  • ALTRE ATTRIBUZIONI Vassillacchi Antonio Detto Aliense
  • LOCALIZZAZIONE Venezia (VE)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il quadro è opera del Antonio Vassillacchi detto l'Aliense ed è una replica di quello ancora oggi nella chiesa Benedettina di Perugia. Questi, secondo quanto riportato dal Cicogna (1839, Vol.IV., p.351 n.256), lo avrebbe dipinto per l'Abate di S. Giorgio Michele Alabardi. Infatti nel 1591, dopo avere fornito il disegno per il nuovo altare maggiore, sarebbe stato da questi indirizzato a Perugia dove dipinse per la locale chiesa Benedettina un "Albero della Religione Benedettina" ancora in situ. Ritornato poi a Venezia ne avrebbe regalato la presente replica all'Alabardi. L'aneddoto è ricordato anche da M. Valle (1692): "praedicta arbor opus est Antonii Vasilachii seu Aliensis, qui ab Alabardo Perusium directus est ad pingendam illa monachorum ecclesiam in qua simile opus delineavit, et propterea Abbati donavit". La cosa è confermata da un documento dell'Archivio di Stato di Venezia (S. Giorgio M., b.21, pr.10 a, c.1) che riporta il contratto del gruppo scultoreo di Girolamo Campagna in data 29/01/1591 in cui è appunto l'Aliense a fare da testimone "...Io Ant.o Aliense pittor fui presente ut supra". Inoltre in un altro contratto tra lo stesso Alabardi e l'incisore Giacomo Franco (A.S.V., b. 21, pr. 11) è riportata la notizia di un disegno dello stesso soggetto ritrovato dal monaco Fiammingo nel monastero Benedettino di Mantova, per fare un certo numero di incisioni (1591) il che testimonia un effettivo interesse dell'Alabardi, a quella data, per tale argomento. Tuttavia le fonti dal seicento in avanti assegnano il quadro a Pietro Malombra. Il Boschini (1664, p.564) riporta: "a mano sinistra [dell'altare "Bollani"] si vede l'arbore della Religione di S. Benedetto, di mano di Pietro Malombra". La cosa è confermata anche nell'edizione del 1674 (Sestriere della Croce, p.54). Nel secolo successivo anche lo Zanetti (1771, p.352) e le varie edizioni del "Forestiero Illuminato a partire da quella del 1784 (p.333) confermano questa attribuzione. Nel 1815 G. A. Moschini, pur ricordando l'aneddoto dell'altare (Vol.II., p.366) afferma che:"...il quadro che segue con l'Albero della Religione di S. Benedetto, in piccole figure è opera di Pietro Malombra". La critica più recente, non essendosi trovate notizie su una qualsiasi attività del Malombra in chiesa, è tornata, grazie anche alla affinità stilistica tra il quadro di S. Giorgio e quello di Perugia, a attribuire l'opera in discussione all'Aliense
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0500123466
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Venezia e dei comuni della gronda lagunare
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni artistici e storici di Venezia
  • ISCRIZIONI al centro del quadro, sopra S. Benedetto, entro cartiglio - S. BENEDICVS -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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