Trinità con San Giovanni Evangelista, San Francesco d'Assisi, Santa Maria Maddalena, Sant'Antonio da Padova
Il dipinto era la pala dell’altare maggiore dell’oratorio delle Zitelle Gasparine intitolato alla Santissima Trinità. Il silenzio delle fonti padovane lo rende pressoché sconosciuto fino agli anni Trenta del secolo scorso, quando Arslan ne registra la presenza all’altare d’origine giudicandolo opera del secolo XVII, senza tuttavia illustrarlo o fornire commenti aggiuntivi. Nella parte superiore l’autore riprende l’iconografia tradizionale della Trinità come tronus gratiae Si può considerare come autore, il veronese Giovan Battista Pellizzari, che, trasferitosi a Padova già nel 1615 potrebbe essere entrato in contatto assai per tempo con Damini, per diventare in seguito uno dei pittori più richiesti dalle confraternite e dai consorzi di devozione cittadini, fino al 1660, anno della morte
- OGGETTO dipinto
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MATERIA E TECNICA
tela/ pittura a olio
- AMBITO CULTURALE Ambito Padovano
- LOCALIZZAZIONE Ospedale Civile
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La chiesa delle Zitelle fu eretta nel 1598 su richiesta del padovano Francesco Gasparini, con testamento redatto il 3 gennaio 1589. Nel 1626 cade la prima visita del vescovo che rivela la presenza di tre altari non consacrati; allegata ad essa è stilata una supplica dell’esecutore testamentario del Gasparini, il nobile Orsato Orsati, con la quale si chiede di poter ospitare il Santissimo Sacramento all’altare maggiore e il diritto di sepoltura nell’oratorio, cioè “augumentare sacramento dell’altare qual si tenerà sopra l’altare maggiore nel tabernaculo con quella decenza, che si conviene, et si come il luoco per se stesso è di edificatione e devotione, maggiormente accrescere, et incomparabilmente per la presenza del sanctissimo sacramento, et sera di molto commodo, et ornamento al luoco […]” (Visitationes, 1626, cc. 4v-5). Non è chiaro se l’altare maggiore, oggi ancora integro all’interno dell’oratorio, fosse già innalzato. La particolare venerazione del Gasparini per la Trinità è manifesta già nel testamento ed è probabile che in chiesa fosse presente un richiamo ad essa fin dall’origine. Alcune considerazioni stilistiche indurrebbero a collocare l’esecuzione del dipinto ben dentro il Seicento
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0500091641
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Venezia (con esclusione della citta' di Venezia e dei Comuni della Gronda lagunare) Belluno Padova e Treviso
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Venezia (con esclusione della citta' di Venezia e dei Comuni della Gronda lagunare) Belluno Padova e Treviso
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0