L’agnizione del Conte d’Almaviva. scena tratta dal Barbiere di Siviglia
Si tratta di due affreschi monocromi strappati, provenienti da Palazzo Treves de’ Bonfili. Entrambi rappresentano due momenti tratti da opere di Gioachino Rossini: il primo, dal Barbiere di Siviglia, raffigura verosimilmente la fine del primo atto, quando i vari personaggi rimangono esterrefatti nel vedere i gendarmi mettersi sull’attenti alla vista di quello che ritenevano un soldato ubriaco e si era appena rivelato invece quale conte d’Almaviva cammuffato. A restare stupito è in particolare don Bortolo (“Freddo ed immobile / come una statua / fiato non restami / da respirar”), che così viene additato e irriso da Figaro. Presente sulla sinistra si intravede don Basilio, maestro musica di Rosina, la quale invece si rivolge con aria complice allo stesso conte
- OGGETTO dipinto
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MATERIA E TECNICA
intonaco/ pittura a fresco/ applicazione su tela
- AMBITO CULTURALE Ambito Padovano
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ATTRIBUZIONI
De Min Giovanni (attribuito): disegnatore
- LOCALIZZAZIONE Azienda Ospedaliera di Padova
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0500091638-1
- NUMERO D'INVENTARIO 48056
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Padova, Treviso e Belluno
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Venezia (con esclusione della citta' di Venezia e dei Comuni della Gronda lagunare) Belluno Padova e Treviso
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0