piattino scodellato, opera isolata - bottega veneziana (seconda metà sec. XVI)

piattino scodellato, 1550-1599

Piatto scodellato graffito a punta e a stecca integro; sul fondo, scritta SALATA, fra doppi ramoscelli fogliati, su disco bianco con orlo polilobato ad ovoli. Sulle pareti, fasce a fondo ribassato liscio, a meandro e a baccellature sul fondo ribassato. Colori: azzurro cobalto, verde ramina e giallo ferraccia. Ingobbio e vetrina anche sul retro, fino a pochi centimetri dal piede, che ha cercine a sezione trapezoidale

  • OGGETTO piattino scodellato
  • MATERIA E TECNICA ceramica/ graffito/ ingobbio
  • MISURE Diametro: 24 cm
    Altezza: 7.8 cm
  • AMBITO CULTURALE Bottega Veneziana
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Galleria Giorgio Franchetti alla Ca' d'Oro
  • LOCALIZZAZIONE Ca' d'Oro
  • INDIRIZZO Cannaregio, 3932/ Calle Ca' d'Oro, Venezia (VE)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Questa ceramiche (soprattutto piatti e scodelle), che portano graffito sul fondo un nome di pietanza, vennero prodotte in gran quantità a Venezia (e anche a Treviso) lungo la seconda metà del XVI secolo e ha gli inizi di quello successivo, sia per uso di cucina che a scopo reclamistico (spesso infatti al nome della pietanza segue l'attributo "bon " o "bona "), per le vetrine delle osterie. Alcuni sono vere e proprie insegne (" Ali doi pomi ", " Ala Madona ", " Tre citroni", e altri). Il Conton (op.. cit. pag. 101-109), che vide sulle spiagge lagunari un'infinità di questi cocci, dice di poter dedurre che i piatti preferiti dei veneziani e l'anno ROSTO (arrosto), SOPE (zuppa), SALATA (insalata) e RISI (riso). Piatti dunque molto sobrio, che tuttavia dovevano essere diffusi non solo appresso il popolo, ma anche fra i ceti patrizi si distingue infatti una produzione più rozza (sia nelle caratteristiche tecniche che nella decorazione) da una più fine nella forma e nella quantità artistica. In entrambi i casi si nota per una costante decorativa: il disco bianco con orlo a dentelli e ad ovoli che sempre fa da sfondo al nome della pietanza, che vi è graffito nel mezzo, circondato da coppie di ramoscelli stilizzati, con lunghi peduncoli, e spesso con viticci filiformi e delicate inflorescenze a grappolo. Più raramente si trova la losanga in croce o dei mezzi circoletti (ferri di cavallo?), forse a scopo propiziatorio. La decorazione della tesa e varia, basata per lo più su un motivi geometrico-vegetali eseguiti con tecnica a fondo ribassato
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0500029076
  • NUMERO D'INVENTARIO c.2591
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Venezia e dei comuni della gronda lagunare
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Venezia e dei comuni della gronda lagunare
  • ISCRIZIONI sul fondo - INSALATA - lettere capitali - A GRAFFITO -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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