Intaglio con volute e motivi fitomorfi, Haud inficit astra/ Melarance, Expressa probantur/ Delfino, In adversis exultat

stallo di refettorio, ca 1726 - ca 1729
Brasi Bortolo (notizie Prima Metà Sec. Xviii)
notizie prima metà sec. XVIII

Fregi a coronamento di tre stalli; ogni simbolo è racchiuso entro volute di foglie e reca un motto (cfr. Notizie). Al centro, due melarance; a destra delfino guizzante

  • OGGETTO stallo di refettorio
  • MATERIA E TECNICA legno di noce/ doratura
    legno di noce/ intaglio
    legno di noce/ pittura
    legno di noce/ scultura
    radica di noce/ intarsio
  • ATTRIBUZIONI Brasi Bortolo (notizie Prima Metà Sec. Xviii)
  • LOCALIZZAZIONE Teolo (PD)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Raffigurano rispettivamente, la virtù viene provata nel dolore; nelle avversità il giusto è sempre tranquillo. Il simbolo di sinistra era un dragone che non riusciva ad appestare le stelle come il demonio non tocca il giusto (Carpanese, 1953, p. 51). Aggiornamento 2015: Alla figura del drago, sfortunatamente perduta, il Rosa pone il motto "Haud inficit astra", poiché "per quanto vomiti il Dragone quel suo pestifero alito, non può mai arrivare ad infettare i corpi celesti", ad alludere che "tenti pure l'infernale mostro a suo talento le Anime giuste, che non mai ne riporterà la vittoria [...] (Guerriero, 2013, p. 438). L'incarico di "animarne co' gli Emblemi que' legni" era stato affidato dall'abate Alberto Angeli al monaco professo Girolamo Maria Rosa, al quale spetta, quindi, l'articolato programma iconografico da lui stesso illustrato nello scritto "Il refettorio morale, o sia spiegazione de' simboli intagliati negli ornamenti del Refettorio maggiore del Monastero di Praglia". Quest'opera esegetica - come chiarisce il monaco - "porta ella il titolo di Refettorio Morale" poiché, in effetti, gli emblemi altro non sono "che fonti onde ne tragga l'animo gli alimenti di una morale dottrina": sono queste raffigurazioni "disposte sur le spalliere che a ciacheduna delle Tavole corrispondono, quasi alfine che chiunque a queste si asside, impegnato ne resti all'acquisto della virtù, dal cui simbolo viene adorno il suo seggio" [...]. Nondimeno, va subito precisato, Girolamo Rosa desume la quasi totalità delle imprese, da lui scelte ad "animare" gli arredi del refettorio, dal "Mondo Simbolico" dell'abate milanese dell'ordine dei Canonici Regolari Lateranensi Filippo Picinelli, che, apparso in più edizioni a partire dalla metà del Seicento, presenta una rilettura in chiave religioso dottrinale del genere impresistico e può essere senz'altro indicato come il testo preso a principale riferimento dal monaco (Ibidem, pp. 423-424)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0500015657
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Venezia (con esclusione della citta' di Venezia e dei Comuni della Gronda lagunare) Belluno Padova e Treviso
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Venezia (con esclusione della citta' di Venezia e dei Comuni della Gronda lagunare) Belluno Padova e Treviso
  • ISCRIZIONI cartiglio - HAUD INFICIT ASTRA - capitale - a pennello - latino
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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