San Nicola e devoto

dipinto,
  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA intonaco/ pittura a fresco
  • LOCALIZZAZIONE Chiesa di S. Giovanni Battista in Serravalle
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Le prime parti degli affreschi vennero alla luce l' 8 febbraio 1945. Il Paiutta riferisce che la cappella ora Galletti, fu anteriormente pro- prieta' di Francesco Sanguse' di Serravalle e che il 16 Marzo 1461 il Sanguse' la vendeva a Cristoforo Galletti 'gastaldione' e notaio della Scuola della Concezione. L'originale dell'atto, ora disperso, steso dal notaio Ercole De Piai, si trovava nell'archivio della famiglia Mozzi di Serravalle. Nel testamento (Archivio di Stato di Treviso) datato 18 feb- braio 1478, il Galletti dispone di essere sepolto nella chiesa di S. Gio- vanni. Il Paiutta suppone che probabilmente il Sanguse' fece decorare par- zialmente la cappella; il Galletti ne inizio' i lavori di restauro e mani- festo' nel testamento la volonta' che essa fosse completata nella decora- zione pittorica. Infatti il notaio Michele De Marchis scrive nel testamen- to che la cappella e' stata 'per ipsum testatorem noviter reformata et constructa' e piu' oltre 'in complendo dicta capela'. La Michelin riporta il testamento Galletti completo. La datazione di parte del complesso non potrebbe quindi che essere posteriore al 1483 data di trasformazione della chiesa. E' possibile distinguere nel complesso lo stile di due diversi artefici, l' uno affrescante l'incoronazione della Vergine, gli angeli mu- sicanti, S. Antonio, S. Giovanni e le sante della parete d'ingresso, che ripete i modi eleganti, addolciti, irrealistici, se pur lontani e mediati di Gentile da Fabriano; l'altro un 'ingenuo narratore popolaresco formato- si alla scuola di Antonio Vivarini' che dipinge i profeti e le storie di di S. Nicola. La duplicita' di esecuzione e di datazione e' ammessa dal Paiutta: Jaco- bello del Fiore e un ignoto artefice veneto aiutato da un discepolo; dal Muraro: un gentilesco e Giovanni Francesco da Rimini; implicitamente dal Coletti e dalla Dalla Vestra i quali prendono in esame solo gli affreschi con le storie di S. Nicola, riferendoli a un seguace provinciale di Anto- nio Vivarini autore anche del polittico della cripta del Duomo di Belluno e degli affreschi della cappella di S. Sebastiano a S. Pietro di Feletto. La Michielin ritiene invece che tutto il complesso di affreschi sia poste- riore al 1478, data del testamento, e di unico autore
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0500014696-6
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Venezia (con esclusione della citta' di Venezia e dei Comuni della Gronda lagunare) Belluno Padova e Treviso
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni artistici e storici del Veneto
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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