La conversione di san Paolo

dipinto post 1691 - ante 1716

In primo piano è rappresentato san Paolo mentre viene disarcionato da cavallo e cade a terra di schiena, col piede sinistro ancora nella staffa. In secondo piano, due cavalli imbizzarriti montati da due cavalieri in atteggiamento di paura e meraviglia. In alto appare la figura di Cristo in mezzo alle nuvole

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • AMBITO CULTURALE Ambito Bresciano
  • ATTRIBUZIONI Quaglio Giulio (attribuito): pittore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo Diocesano Brescia
  • INDIRIZZO Via Gasparo da Salò, n. 13, Brescia, Brescia (BS)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La tela, fino al 1853, era la pala dell'altare maggiore della chiesa parrocchiale di San Paolo apostolo di Esine. In quella data essa fu sostituita da un'altro dipinto di identico soggetto dipinto da Antonio Guadagnini. In seguito la tela venne arrotolata e riposta su un solaio; quando venne rinvenuta fu sottoposta a restauro. Sebbene abbia subito questo trattamento traumatico il dipinto non ha sofferto in parti vitali ed è stato restituito alla piena godibilità compositiva e cromatica. L'attribuzione a Giulio Quaglio si appoggia, oltre che su strette rispondenze stilistiche con la pala dell'altare maggiore della chiesa dei Santi Faustino e Giovita in Malonno (firmata), rappresentante "I santi Faustino e Giovita all'assedio di Brescia", sulla presenza del Quaglio come frescante nella stessa chiesa di San Paolo a Esine la cui pala condivide con gli affreschi della chiesa e con la tela di Malonno la stessa insistenza sul disegno fortemente marcato, sui panneggi avvolgenti e fortemente ritorti; altrettanto comune è l'impostazione grandiosa delle scene in parte debitrice alla pittura del tardo Barocco romano. Classici sono gli accostamenti di azzurro intenso freddo e la tavolozza molto schiarita. Di particolare interesse la figura del Cristo in alto sulle nubi, cosi come la splendida figura del cavallo in primo piano che si ricollega a una certa pittura milanese della prima metà del Seicento, divulgata in Valle Camonica dai Fiammenghini
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà privata
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0303276731
  • NUMERO D'INVENTARIO 280
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Bergamo e Brescia
  • ENTE SCHEDATORE Fondazione Museo Diocesano di Brescia
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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