Cristo Pantocratore
La lapide è murata nella controscarpa del rudere dell'antico castello di Portese, a 190 cm da terra. Una cornice in marmo rosso, contiene la lastra in marmo bianco. Questa, a sua volta, è caratterizzata da una cornice su cui sono incisi motivi ornamentali tratti dalla stampa del Rinascimento, in cui si notano : 2 corazze dei tempi di Roma antica, decori floreali, il Cristo Pantocratore, 2 vasi, 2 teste di leone, 2 angeli (?) con trombe e due uomini nudi a cavallo con trombe, uno scudo dallo stemma non identificato (è riprodotta una pianta ad alto fusto). Il fregio è ottenuto tramite incisione sul marmo bianco in porzioni di marmo nero. Nel mezzo della lapide, in alto, vi è l'epigrafe dedicatoria. Indi, segue l'elenco dei caduti: uno nella guerra italo-turca, e 6 nella Grande guerra. Chiude l'elenco un fregio inciso, composto da una fronda d'alloro incrociata con una fronda di quercia. Per ogni morto è specificato: cognome, nome e paternità. Al di sopra della lapide pende un'artistica lucerna in ferro battuto e con vetri verdi, a luce elettrica. Al di sotto di questa lapide, da essa distaccata, ne è stata aggiunta un'altra per i morti nel conflitto 1940-1945
- OGGETTO monumento ai caduti a lapide
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MATERIA E TECNICA
MARMO BIANCO
marmo rosso di Verona
- AMBITO CULTURALE Ambito Bresciano
- LOCALIZZAZIONE Via Cesare Battisti
- INDIRIZZO Via Cesare Battisti, San Felice Del Benaco (BS)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La lapide fu inaugurata domenica 9 ottobre 1921. Nella medesima occasione si inaugurò anche la bandiera della locale sezione dell'Associazione Nazionale Combattenti. Oratore ufficiale fu Francesco Viani, ex ufficiale degli alpini, ragioniere, in rappresentanza dell'onorevole liberale Carlo Bonardi, trattenuto a Roma per lavoro. Questa lapide costituisce, da un punto di vista storico-artistico, un vero e proprio unicum nel Bresciano. Infatti, si percepisce in modo intuitivo che i motivi ornamentali della cornice policroma, per certi versi cabalistici, debbono risalire ad un tempo molto lontano. L'indizio chiave sta nello scudo di sinistra, dove compare una firma: "B. de Zanis - de Portesio", ossia quasi per certo si tratta di Bartolomeo Zani. Costui fu un tipografo nato a Portese dopo la metà del XV sec. e che fu attivo a Venezia come stampatore; morì probabilmente verso il 1514. Quindi, la cornice di questa lapide dovette essere tratta da una o più opere stampate dallo Zani. La ragione di questa scelta, per certi versi bizzarra ma di sicuro raffinata, sta nella genesi del manufatto. Risulta, infatti, che la parte maggiore della spesa per l'elaborata lapide fu sostenuta dai principi Borghese, Scipione e consorte, proprietari della vicinissima isola di Garda, i quali, quindi, si configurano come i committenti principali che, o per cultura propria o per amicizie, dovevano essere a conoscenza di queste particolarità storiche, materializzate nella lapide fascinosa collocata in un contesto suggestivo. Fonti e bibliografia: Da Portese. Per i caduti, "Il Cittadino di Brescia", 26-8-1921; Portese. La lapide ai Caduti, "La Provincia di Brescia", 14-10-1921; "Enciclopedia Bresciana", Portese, ad vocem; "Enciclopedia Italiana", Scoto Ottaviano, ad vocem; "Dizionario Biografico degli Italiani", Zani Bartolomeo, voce di L. Rivali
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0303275050
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Bergamo e Brescia
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Bergamo e Brescia
- DATA DI COMPILAZIONE 2023
- ISCRIZIONI centrale - COMBATTENDO IN NOME D'ITALIA / O PESCATORI DEL GARDA / FIGLI DI PORTESE / APPRODASTE SENZA RITORNO / AI LIDI EROICI // MCMXI / ANDREA BIANCHINI DI FERDINANDO / MCMXV - MCMXVIII PATUCELLI ANGELO DI PAOLO / ZAMBARDA GIACOMO FU GIOVANNI / COMINELLI ALBINO FU ANGELO / BERTAZZI BATTISTA FU PIETRO / BACCOLO ANDREA FU ANGELO / BACCOLO CARLO FU PAOLO // - capitale - a incisione - italiano
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0