La lapide è collocata nel portico rialzato della chiesa di S. Bernardino (XV sec.), sul lato destro. E' fatta a pentagono, poggiante sul lato più corto. Essa - e la sensazione è accentuata dalla cornice in cemento che contiene la lapide in marmo - richiama in modo esplicito e palese la forma delle mostrine di fanteria del regio esercito, che i coscritti portavano al bavero della giubba durante la Grande guerra. Nel timpano del pentagono, scolpita ad incisione, vi è la riproduzione, fedelissima in ogni dettaglio, della croce al merito di guerra, istituita nel 1918 e che fu concessa a centinaia di migliaia di combattenti - segnalatisi per disciplina, audacia o feriti in azione - in tutta Italia, o alla memoria dei caduti. Essa è inscritta in una corona di fronde d'alloro e di quercia, tenute da un nastro. Al disotto di essa vi è l'epigrafe dedicatoria ed una palma del martirio, ai cui fianchi sono stilizzati due gladi a punta in giù. Segue l'elenco degli 86 caduti, su due colonne, ed in ordine alfabetico. Di ognuno è riportato solo cognome e nome