Compianto di giovane donna
Il monumento è ubicato davanti ad un caratteristico edificio d'epoca, già sede del Comune di Cizzago. Una cancellata in ferro delimita l'area di rispetto. Il monumento, per quanto abbastanza semplice, è imponente. Esso è strutturato in 3 parti. Sul rilievo composto da rocce calcaree, richiamanti i campi di battaglia dell'Isonzo, è posto il basamento composto da 3 gradini, e delimitato ai 4 angoli da piccoli pilastri a parallelepipedo rettangolo. Essi sono sovrastati da capitelli con decorazioni di fantasia, che sorreggono altrettante granate di medio calibro. S'innalza poi un parallelepipedo rettangolo, sulle cui facciate vi è l'epigrafe dedicatoria ed il lapidario con i nomi dei morti nella guerra 1915-1918. La facciata frontale (h 110 cm x 100 larghezza), oltre l'epigrafe dedicatoria, reca una scultura in altorilievo di una bambina-ragazzina, dai lunghi capelli, in ginocchio con le mani al volto mentre piange; al suo fianco vi è una fronda di alloro. Infine, si erge una colonna (h. 380 cm) dal capitello ionico, sul quale vi è un'urna, un braciere, da cui si sprigiona la fiaccola del sacrificio-del ricordo. Sul davanti, fu posta una lapide con i nomi dei deceduti nel conflitto 1940-1945. I 20 morti nella Grande guerra sono ripartiti per causa-circostanza di morte. Per ognuno è specificato: grado, cognome, nome, data e luogo di morte (si notano alcuni lapsus calami). Per i 22 deceduti nella guerra 1940-1945, divisi per circostanza di morte, sono riportati, invece, il cognome, il nome e l'anno di nascita
- OGGETTO monumento ai caduti a colonna
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MATERIA E TECNICA
bronzo/ fusione
PIETRA CALCAREA
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ATTRIBUZIONI
Bocchi G (attribuito): scultore
- LOCALIZZAZIONE Piazza Italia
- INDIRIZZO Piazza Italia, Comezzano-cizzago (BS)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il monumento fu inaugurato domenica 28 agosto 1921. Nella medesima occasione fu anche benedetta la bandiera della locale sezione dell'Unione Nazionale Reduci di Guerra. Presenziò fra gli oratori l'on. Giacomo Salvadori del Partito Popolare Italiano, mentre l'oratore ufficiale fu il dott. Giacomo Artifoni. Il presidente del comitato pro-monumento era l'arciprete del luogo, don Callisto Scotti. In questo caso, quindi, il patriottismo fu declinato politicamente in senso cattolico. Si deve accennare alla singolarità di questo monumento. La raffigurazione plastica del dolore causato dalla guerra, e nello specifico del dolore femminile, è piuttosto rara nei manufatti del Bresciano censiti in questa campagna di catalogazione (150 schede). Casi simili si trovano nei monumenti di Erbusco e di Volta Bresciana; ma quest'opera li supera tutti. La bambina è raffigurata in modo molto realistico, con povere vesti: sembra davvero la figlia di un contadino di costì. Ella potrebbe essere interpretata come una contestazione della guerra, ma sarebbe una forzatura. Il suo pianto ha da essere messo in relazione con l'epigrafe che le è accanto, dove i morti sono definiti "prodi" ed "eroi" della "titanica guerra" per fare l'Italia "grande". Quindi, quest'opera non è un'artificio di retorica pacifista. Piuttosto è un attestato di "orgoglioso dolore", poiché ha il pregio di rappresentare quel tragico fatto sociale nella sua grande complessità e, quindi, nella sua umanità. E' questa la caratteristica che lo rende uno dei manufatti più particolari, interessanti, e toccanti, rinvenuti in questa campagna di catalogazione. Fonti e bibliografia: "Il Cittadino di Brescia", 1921: 11 agosto, Da Cizzago. Il monumento ai Caduti; 1 settembre, Da Cizzago. Inaugurazione del monumento ai Caduti
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0303274952
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Bergamo e Brescia
- DATA DI COMPILAZIONE 2023
- ISCRIZIONI frontale - CIZZAGO / PERPETUA / SUOI PRODI / CHE LA PATRIA / FECERO GRANDE / CADENDO EROI / NELLA TITANICA GUERRA / MCMXV – MCMXVIII // - a caratteri applicati in bronzo - italiano
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0