Stella d'Italia

monumento ai caduti a lapide,

La massiccia lapide è murata nella facciata dell'asilo-monumento di Villachiara, dedicato ai caduti in guerra (cfr. specifica scheda dell'edificio, redatta in una precedente campagna di catalogazione). Essa è collocata nel mezzo della facciata, in una nicchia delimitata da due colonne ioniche. Ha forma di rettangolo (cm 240 h x 119 larghezza), poggiante sul lato più corto. Il lato più alto, delimitato da una cornice, termina in un cimasa tondeggiante, ai cui lati sono scolpite ad altorilievo due festoni di fronde d'alloro e di quercia, e nel mezzo della quale è applicata una Stella d'Italia in bronzo; al di sopra di essa, invece, vi è una lampada votiva in bronzo, a luce elettrica. La lunetta al di sopra di essa accoglie l'epigrafe dedicatoria. Sulla lapide, ripartiti in due colonne, sono riportati i 35 morti nella Grande guerra e i 10 deceduti nel conflitto 1940-1945. Per ognuno è riportato solo il cognome ed il nome

  • OGGETTO monumento ai caduti a lapide
  • MATERIA E TECNICA bronzo/ fusione
    marmo botticino
  • LOCALIZZAZIONE via Giacomo Matteotti
  • INDIRIZZO via Giacomo Matteotti, Villachiara (BS)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Di un ricordo ai caduti di Villachiara se ne era parlato subito dopo la guerra. Nel 1920 non si era ancora fatto nulla. Allora il mutilato in guerra Pierino Prestini da Villagana, pose alla pubblica attenzione sulla stampa questa situazione. Si formò un comitato ed iniziarono a pervenire delle offerte, ma tutto si arenò ancora. Nel 1923, sempre il Prestini, denunciò questo stato d'inerzia e lanciò l'idea di approntare almeno il parco della Rimembranza, ma tutto finì nel nulla. In questo contesto s'inserì l'idea di un edificio che unisse il ricordo dai morti in guerra ad una necessità sentita della comunità. Dovevano ancora passare, però, 7 anni per il compimento dell'opera. L'asilo, la lapide e l'antistante parco della Rimembranza, infatti, furono inaugurati nel 1930, per la precisione lunedì 21 aprile, Natale di Roma e Festa del Lavoro, festa nazionale dal 1924. La stampa di allora si limitò a dare l'annunzio della cerimonia, ma non ne riportò la cronaca in seguito. L'asilo-monumento fu progettato dagli ingegneri Cassa e Damiani di Brescia, mentre l'esecuzione dei lavori fu affidata alla Ditta Riboldi Osvaldo di Crema. Le 105.000 lire occorrenti per l'asilo e la lapide furono versate dal Comune (45.000) e dalla Cassa di Risparmio delle Province Lombarde (60.000). Notizie sull'edificio, sulla sua lunga genesi e sulla sua vita successiva, si desumono anche dalla predetta scheda di catalogo e da una piccola monografia commemorativa (molto dettagliata, basandosi forse su fonti d'archivio; tuttavia non cita né fonti né bibliografia). Fonti e bibliografia: Da Villachiara. Per la memoria dei caduti in guerra, "La Sentinella", 16-11-1923; Il nuovo Asilo di Villachiara, "Il Popolo di Brescia", 18-4-1930; L'asilo-monumento di Villachiara . Note storiche e scritti in onore delle Suore apostoliche del Sacro Cuore, Puntostampa Riccardi, Orzinuovi 1994
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0303274941
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Bergamo e Brescia
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Bergamo e Brescia
  • ISCRIZIONI nella lunetta superiore, in alto - ASILO MONUMENTO // SIAM MORTI PER LA PATRIA / SIAM VIVI PER VEGLIARNE I DESTINI / O PREDILETTA INFANZIA // -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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