Stella d'Italia
La lapide è oggi murata nel fianco destro, esterno della chiesa parrocchiale di Scarpizzolo, a circa 280 cm da terra. Essa ha forma di rettangolo (h. 220 x 170 cm) poggiante sul lato più lungo; è trattenuta al muro da 4 borchie in bronzo. Il lato superiore è a cimasa a tutto sesto, e accoglie un fregio allegorico in bronzo composto da: una Stella d'Italia, un'aquila e una ghirlanda composta da fronde di quercia e alloro. Segue l'epigrafe dedicatoria, e ripartiti in 2 colonne i nomi dei 6 caduti nella Grande guerra; sono divisi da una palma in bronzo, posta in senso verticale. Per ognuno è specificato: grado, cognome, nome, data e luogo di morte. Al di sotto di questa lapide, ad essa contigua, fu poi applicata una seconda lapide con i nomi dei 5 morti ne conflitto 1940-1945. Di ognuno è specificato: grado, cognome, nome, paternità
- OGGETTO monumento ai caduti a lapide
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MATERIA E TECNICA
bronzo/ fusione
MARMO BIANCO
- AMBITO CULTURALE Ambito Bresciano
- LOCALIZZAZIONE chiesa parrocchiale
- INDIRIZZO Via Grande 41, San Paolo (BS)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Scarpizzolo, fino al 1927 Comune autonomo, aveva già un ricordo ai suoi morti in guerra: l'obelisco al cimitero (cfr. specifica scheda di catalogo). Nel piccolo borgo, però, era sentita la necessità di un asilo infantile, specie nella stagione estiva, quando le madri, per il lavoro dei campi, non sapevano dove collocare i propri figli più piccoli. Il cav. Emilio Lanzani di Quinzanello, offrì gratuitamente l'area per la costruzione dell'edificio, poi eretto con le sue offerte, con quelle di proprietari e degli affittuali del luogo. Sorse così la benefica istituzione, su un muro della quale fu murata, quale strumento pedagogico del culto della patria, la lapide ai morti nella Grande guerra. L'inaugurazione avvenne domenica 2 maggio 1926, nella medesima occasione della festa religiosa del rinnovato santuario di Santa Maria della Rosa, opera anch'essa del benefattore Lanzani. L'oratore ufficiale fu l'onorevole Alfredo Giarratana, del Partito nazionale fascista. In epoca imprecisata la lapide fu trasferita nell'attuale collocazione con l'aggiunta di quella ai dispersi nel conflitto 1940-1945. Fonti e bibliografia: "Il Popolo di Brescia", 1926: 25 aprile, Da Scarpizzolo. L'Asilo infantile; 2 maggio, Il santuario della Madonnina di Scarpizzolo; 5 maggio, La cerimonia di domenica a Scarpizzolo con la presenza dell'on. Giarratana
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0303274934
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Bergamo e Brescia
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Bergamo e Brescia
- DATA DI COMPILAZIONE 2023
- ISCRIZIONI centrale - I NOSTRI EROI FURONO ETERNATI NEL MARMO / PERCHÉ INSEGNINO ALLE FUTURE ETÀ CHE TUTTO SI DEVE DARE ALLA PATRIA // SERGENTE PESSI GIUSEPPE / MORTO IL 24-10-1915 A S. MARIA / SOLDATO ALLOISIO AGOSTINO MORTO IL 30-6-1916 A ASIAGO / SERGENTE TONOLETTI TOMASO / MORTO IL 15-8-1916 A ASIAGO // SOLDATO MERIGO GIOVANNI / MORTO IL 22-9-1916 A GORIZIA / SOLDATO GAGLIAZZI GIOVANNI / MORTO IL 29-6-1917 A FAIT / CAPORALE CORSINI BORTOLO / MORTO IL 19-8-1917 – QUOTA 126 – CARSO // - a caratteri applicati in piombo - italiano
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