Pentecoste

dipinto, post 1601 - ante 1625

Composizione a sviluppo verticale. Al centro della tela, seduta, è rappresentata Maria Vergine. Indossa camicia, tunica, mantello e velo sul capo. In grembo tiene un libro aperto. Ha le mani giunte e lo sguardo rivolto verso l’alto. Sul suo capo arde una fiammella e così sulla testa della altre figure di apostoli seduti in duplice fila intorno a lei. Alcuni sono barbati, altri glabri. In primo piano,a sinistra, con lo sguardo rivolto verso l’alto e quasi di spalle, è spinto san Pietro; sulla destra, simmetrico, san Paolo. Nella porzione superiore della tela, corona di nubi al centro della quale, in mezzo a raggi di luce, è raffigurata la colomba dello Spirito Santo. In basso, a destra, entro cartiglio, presenza di stemma gentilizio. La tela è posta entro una cornice di formato e luce rettangolare in legno intagliato e verniciato

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • MISURE Altezza: 168 cm
    Larghezza: 88 cm
  • AMBITO CULTURALE Ambito Milanese
  • LOCALIZZAZIONE Santa Maria al Paradiso
  • INDIRIZZO Corso di Porta Vigentina, 14, Milano (MI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La Pentecoste è effigiata in modo consueto: seduti, divisi in due gruppi di sei, gli apostoli attorniano la Vergine, con un libro aperto sul grembo; in lato, un ampio squarcio di cielo introduce lo Spirito da cui si dipartono le fiammelle. L’elemento iconografico interessante è il ruolo di Maria, non tanto per la sua presenza e centralità (abbastanza ricorrenti) quanto per il Vangelo: è lei la Mater Ecclesiae, la Mater Verbi. Nell’angolo inferiore destro è presente una delle varianti diffuse dello stemma Confalonieri. La presenza dello stemma Confalonieri (famiglia storicamente legatissima alla sede metropolitana, in qualità di vessillifera del presule, e dunque alla basilica dionisiana) rende assai probabile il nesso con San Dionigi. Il linguaggio tardomanieristico si declina nella ripresa di modelli della tradizione milanese tardocinquecentesca (Aurelio Luini, Carlo Urbini), colti però con punte di sapidità descrittiva che già rimandano a Domenico Pellegrino e soprattutto al Duchino, il che rende plausibile una sistemazione cronologica verso il secondo decennio del Seicento
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0303268556
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Milano
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Milano
  • DATA DI COMPILAZIONE 2018
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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