Sant'Ambrogio accoglie san Dionigi

dipinto, post 1670 - ante 1679

Composizione a sviluppo verticale. Al centro della tela è rappresentato, semiinginocchiata e avvolto da un piviale, sant’Ambrogio, nell’atto di sorreggere la figura di san Dionigi, dal viso livido, e il corpo chiuso in una tunica. Il capo è circonfuso da luce. Dietro di lui, un sepolcro aperto da cui fuoriesce il lembo di un lenzuolo. In secondo piano, una figura osserva la scena. Altrettanto fanno, mostrando stupore nei volti e nei gesti, le figure dipinte in primo piano e sulla sinistra: chierichetti, uno dei quali tiene una mitria, e altre figure di religiosi, tra cui un monaco. Dietro di loro un albero sui cui rami si trovano tre angeli, circonfusi da luce, che reggono una mitria, un pastorale e un piviale. Sullo sfondo, a destra, un rilievo montuoso e cielo solcato da nubi

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • MISURE Altezza: 68 cm
    Larghezza: 50 cm
  • AMBITO CULTURALE Ambito Milanese
  • ATTRIBUZIONI Pozzo Andrea (1642/ 1709): pittore
  • LOCALIZZAZIONE Pinacoteca Ambrosiana
  • INDIRIZZO Piazza Pio XI, 2, Milano (MI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Finora ritenuto un Incontro fra due Santi (scheda di E. Bianchi, 2007), il dipinto è invece il bozzetto della pala di Andrea Pozzo che raffigura Sant’Ambrogio che accoglie il corpo di San Dionigi, tema raro e frutto della rilettura “storicista” tardoseicentesca della doppia leggenda relativa al ritorno del corpo dalla Cappadocia a Milano forse nel 374.A destra il corpo di Dionigi (uno scheletro in albis) è abbracciato con vigore da Ambrogio, in camice bianco e piviale dorato, mentre due chierici gli reggono la mitria e tre fedeli assistono coi gesti retorici di stupore, disgusto per il lezzo e invocazione divina. In alto, una gloria angelica regge la Croce che passa simbolicamente dal primo al secondo metropolita. A destra, il sepolcro e un personaggio, probabilmente Aurelio di Riditio. La scena si svolge ai piedi di una collina boscosa, con a destra la luce del tramonto. Il bozzetto, in Ambrosiana da data imprecisata, venne a lungo ritenuto di Pietro Ligari, per poi passare alla corretta attribuzione di Frangi e Bianchi ad Andrea Pozzo, con riconoscimento dell’opera compiuta nella pala oggi sulla controfacciata di San Giuseppe a Luino (dove giunse nel 1984 dalla prepositurale dei Santi Pietro e Paolo, peraltro essa stessa sede non iniziale stante l’assenza dalle Visite Pastorali). L’ovvia appartenenza al periodo milanese del gesuita (1669-1681) consente una facile datazione, forse in rapporto con il Riposo durante la fuga in Egitto di probabile provenienza da San Dionigi e oggi in Santa Maria del Paradiso a Milano. Infatti la provenienza dionisiana della pala luinese pare indubitabile per la singolarità del soggetto, che supera con decisione i modelli di primo Seicento (si pensi al ciclo di Vincenzo Ciniselli a San Dionigi di Cassano d’Adda) a vantaggio di un patetismo intenso e di un’inconfondibile gamma cromatica. Oltretutto, la figura del giovane col braccio levato a sinistra è un modello ricorrente nella produzione pozziana. Segnalo, anche a riprova della notorietà pubblica della tela, la curiosa derivazione iconica di Filippo Abbiati posteriore di pochissimi anni: il San Carlo che venera il corpo di Sant’Ambrogio oggi nella Quadreria del Collegio Oblati Missionari di Rho (A. Spiriti, Dipinti lombardi inediti del Sei e Settecento nel Collegio Oblati Missionari di Rho, “Arte Lombarda”, n.s. 92/93 (1990), pp. 164-171). Rimane il problema del silenzio delle fonti su quella che dovette essere con ogni evidenza la pala maggiore: ma è oggettiva l’estrema sobrietà descrittiva delle fonti, a partire dallo stesso Latuada. Interessante anche la tipologia del bozzetto (sostanzialmente identifico all’opera finita), assai diffusa in area lombarda per tutto il Sei e Settecento
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0303268552
  • NUMERO D'INVENTARIO 826
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Milano
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Milano
  • DATA DI COMPILAZIONE 2018
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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