impresa del Monte Olimpo
Il Corridoio di accesso al Cortile d'Onore collega quest'ultimo a Piazza Sordello tramite un ampio percorso carrabile. Il varco è articolato in due passaggi - differenziati strutturalmente e collegati da un diaframma voltato a botte - che portano dalla piazza al cuore del palazzo: prima si incontra un loggiato pilastrato aperto a nord e chiuso nel lato opposto; proseguendo dopo il diaframma che restringe la corsia (ingentilito da due nicchie affrontate), l'androne continua delimitato su entrambi i lati da murature. E' in quest'ultima parte che si incontra una decorazione pittorica circoscritta al soffitto a volta ribassata con lunette parietali, probabilmente scialbata in epoca asburgica (a quest'altezza, la parete di sinistra corrisponde internamente all'ala sud dell'appartamento isabelliano di Santa Croce, mentre nel fronte opposto si trova l'attuale area relax del Museo). Al centro del soffitto è dipinta l’impresa federiciana del Monte Olimpo
- OGGETTO decorazione pittorica
- AMBITO CULTURALE Ambito Italiano
- LOCALIZZAZIONE Complesso Museale di Palazzo Ducale
- INDIRIZZO Piazza Sordello, 40, Mantova (MN)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La residenza vedovile di Isabella d’Este (1474-1539, consorte di Francesco II Gonzaga, scomparso nel 1519), ben più ambiziosa della precedente in Castello, venne installata all'interno di Corte Vecchia in una serie di ambienti di origine medievale attorno all'attuale Cortile d'Onore, prevedendo diversi interventi strutturali coordinati dall’architetto Giovan Battista Covo. Gli apparati decorativi vennero piuttosto affidati in buona parte all’artista mantovano Lorenzo Leonbruno, il cui capolavoro è certamente la Sala della Scalcheria. La dimora vedovile - abitata già da Isabella nell'ottobre del 1520 - era dunque composta dall’appartamento residenziale di rappresentanza posto nell’ala ovest di Santa Croce (dall’adiacente cappella palatina) e dall’appartamento che ospitava la sua preziosa collezione di antichità e di pitture, ovvero l’ala meridionale di Grotta. La suite a pianterreno di Santa Croce, comprendente tutto il fronte occidentale del Cortile d’Onore, era congiunta con la chiesa omonima - ancora operante come annesso oratorio - dallo snodo costituito dal Viridario-impluvium. All'epoca della marchesa i due rami della residenza presentavano uno sviluppo continuo: erano infatti congiunti da passaggi che permettevano il collegamento diretto, attualmente interrotto dal Corridoio che accompagna al Cortile d'Onore. La connessione doveva essere prevista nella parte che attualmente corrisponde all'androne chiuso, compresa tra il diaframma di restringimento e la successiva parte decorata, confluente nel Cortile (in quest’ultima porzione si possono osservare sulle pareti accessi tamponati). Si cita in merito da L'Occaso: "L'ingresso all'appartamento di Corte Vecchia avveniva probabilmente attraverso un passetto, decorato sulla volta con l'impresa del Monte Olimpo" (p. 144 in Algeri 2003). Le sobrie ornamentazioni che seguono il percorso strutturale delle vele e delle lunette dovettero essere realizzate durante il dominio di Federico II Gonzaga, stando alla divisa del Monte Olimpo che campeggia al centro della volta. L'apertura dell'intero varco del corridoio avvenne piuttosto successivamente in epoca settecentesca durante l’egemonia asburgica (compresa tra il 1708 ed il 1866, a parte la parentesi napoleonica, che vide tornare gli austriaci a Mantova nel 1815 con la Restaurazione). E' lo stesso Giannantoni a specificare che tra vari interventi eseguiti alla fine del Settecento ci fu l'apertura dell'androne d'ingresso che permetteva un comodo collegamento diretto con l'Ufficio della Scalcheria, installato dagli austriaci nella Camera del Leonbruno dell'appartamento di Grotta. L'impresa del Monte Olimpo è rintracciabile sin dal 1519 nel sigilli di Federico II (Signorini in Imprese gonzaghesche 2013)
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0303267431-0
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Belle arti e paesaggio per le province di Brescia, Cremona e Mantova
- DATA DI COMPILAZIONE 2016
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0