Il Primo Camerino dorato, parte della Magna Domus di Corte Vecchia, è accessibile dalla Sala Imperiale e costituisce l'estremo angolo di nord-ovest dell'appartamento di Santa Croce. Il locale, in origine un solo ambiente con l’adiacente Secondo Camerino dorato (B0, 44), presenta, nascosto dall'attuale soffitto, un ciclo decorativo tardo gotico (visibile solo dal contiguo stanzino: vedi ultima immagine in allegato), che venne tamponato quando l'ambiente fu tramezzato. Lo stesso elegante ramage delle vele e del plafone del soffitto appartiene alla fase conclusiva di tale intervento riallestitivo; il coperto diminuito in altezza, a volta ribassata e lunette perimetrali, è infatti interamente ornato ed esibisce una serie di peducci parietali a sostegno degli archi con le iniziali di Isabella d’Este (YS). L’unitaria decorazione pittorica è giocata su moduli mistilinei di girali fitomorfi, posti in volute affrontate, come in formulari simmetrici. La delicata e sofisticata trama di foglie, originariamente dorata (qualche traccia è ancora visibile), si staglia su di un tenue fondo neutro di tonalità grigio-perlacea (la stessa tipologia decorativa si riscontra nel citato camerino attiguo, cui si accede dal lato est). Sulla parete ovest si apre la soglia che porta al Viridarium