La Sala Imperiale, compresa nella Magna Domus di Corte Vecchia, presenta un ricco apparato decorativo: la fascia alta delle pareti è percorsa da un fregio pittorico, integrato da parti modellate in stucco e articolato in un doppio registro. La parte inferiore, composta da lussureggianti quadrature ad intreccio vegetale, a loro volta delimitate da partizioni color porfido, è separata dalla superiore tramite una teoria di ondine; il fregio alto comprende riquadri incorniciati alternati a mensole dipinte (tracciate in corrispondenza delle travi di sostegno del soffitto, che sconfinando nella parete, creano una divisione strutturale): entro le quadrature a fondo blu si specchiano girali fitomorfe realizzate in tonalità marmorine ad imitazione di intarsi lapidei. Al centro di ogni riquadro - tre per ogni parete - trova collocazione un tondo in stucco con figurine all’antica, i cui modelli d'ispirazione sono da ricercarsi tra i cammei romani. Nello spazio inferiore in corrispondenza delle mensole sono evidenti grandi lacune: in tali intervalli erano collocati cariatidi e telamoni in stucco, che vennero asportati nel 1813 per ornare la Sala delle Cariatidi di Palazzo Te