decorazioni ornamentali con stemma

decorazione pittorica, post 1495 - ante 1519

La Camera dei Nastri, già prigione di Tito Speri, presenta una decorazione pittorica unitaria della volta e delle lunette parietali, purtroppo giunta in condizioni abbastanza frammentarie anche in ragione dello scialbo che la occultava. Il soffitto, voltato a crociera, presenta lungo le intersezioni delle vele, fasce incorniciate che contengono ghirlande vegetali ricche di pomi. Tali motivi sono impreziositi da eleganti nastri gonfiati dal vento, inanellati e disposti ad ornamento dello spazio risultante tra le cornici. L'oculo della chiave di volta, anch'esso arricchito lungo il perimetro dal verziere di pomi dorati, mostra al centro un blasone a scudo che si staglia contro lo sfondato blu del cielo

  • OGGETTO decorazione pittorica
  • MATERIA E TECNICA intonaco/ pittura a fresco
  • MISURE Profondità: 8 m
  • AMBITO CULTURALE Ambito Italiano
  • LOCALIZZAZIONE Complesso Museale di Palazzo Ducale
  • INDIRIZZO Piazza Sordello, 40, Mantova (MN)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La decorazione pittorica della Camera dei Nastri, circoscritta alla volta e alle quattro lunette, risale al marchionato di Francesco II, il Gonzaga sposo di Isabella d'Este che governò la città tra il 1484 ed il 1519, anno della sua scomparsa. L'attestazione che conferma tale ipotesi cronologica, al di là della tipologia ornamentale schiettamente improntata al gusto isabelliano, è data dalla presenza nelle lunette sia dello stemma estense, sia dell'impresa del Crogiolo (o del Cimento), divisa personale del marchese adottata dopo la Battaglia di Fornovo (1495). L'ambiente venne ricoperto da uno strato di scialbo in epoca asburgica, per via della trasformazione dell'ultimo piano del Castello di San Giorgio in carcere di massima sicurezza del Regno Lombardo-Veneto. Le operazioni di svelatura delle pitture vennero principiate nel 1985 dalle restauratrici Manuela Porcelli e Maria Grazia Vaccari, direttrice del progetto di recupero. Il blasone dipinto nella chiave di volta, identificato dalla stessa Vaccari (nel contributo sulle Carceri di Belfiore del 1985) come "lo stemma Gonzaga-Este", si rivela attualmente così frammentario da non permettere un riconoscimento certo: solo in uno dei due campi in cui è partito lo scudo sono riconoscibili due aquile, chiaramente gonzaghesche. Recentemente in L'Occaso-Rodella 2006, viene menzionato il blasone: "lo stemma gonzaghesco di Francesco II includente forse anche i gigli estensi"
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0303267380-1
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Palazzo Ducale di Mantova
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Belle arti e paesaggio per le province di Brescia, Cremona e Mantova
  • DATA DI COMPILAZIONE 2016
  • STEMMI chiave di volta del soffitto - Stemma - Gonzaga-Este - scudo bipartito: campo a sinistra inquartato con aquile gonzaghesche; campo a destra inquartato a sega (scarsamente leggibile)
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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