figura di soldato

monumento ai caduti a cippo, ante 1924 - ante 1924

Monumento dedicato ai caduti della prima e della seconda guerra mondiale; non compare la lista dei caduti. Costituito da un alto basamento in porfido rosso di Cuasso al Monte, sul quale è posta una scultura in bronzo raffigurante un soldato con fucile e corona d’alloro. (Porfido rosso di Cuasso al Monte: sul territorio del comune di Cuasso al Monte, nel 1880 vennero aperte le prime cave di porfido rosso, un materiale unico in Europa per colore, durezza e resistenza agli agenti atmosferici, molto utilizzato nelle pavimentazioni naturali (il famoso "sampietrino" rosso)

  • OGGETTO monumento ai caduti a cippo
  • MATERIA E TECNICA bronzo/ fusione
  • ATTRIBUZIONI Cedraschi Ettore (1909/ 1996): scultore
  • LOCALIZZAZIONE Via Como
  • INDIRIZZO Via Como, Clivio (VA)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE “Sono un figurativo nel senso più completo per l’amore e il rispetto della figura umana intesa nella interiore ricerca dei valori morali, spirituali ed artistici. Conduco vita semplice dedita soprattutto al mio lavoro in quanto mi considero un semplice operaio che cerca di fare dell’Arte.” E. CEDRASCHI, 1969 Nato a Viggiù nel 1909, si è poi trasferito a Milano, città che lo ha in seguito premiato per i suoi meriti artistici. È noto per la sua attività scultorea presso la Veneranda fabbrica del Duomo di Milano, nel periodo 1958-1970, ove ha eseguito ben sette statue all'interno e due esterne. Sempre presso il Duomo ha insegnato per alcuni anni alla Scuola d'Arte. Partecipando a significative mostre di scultura, ha riscosso premi e riconoscimenti e sue opere figurano presso collezionisti italiani ed esteri. Occasionalmente ha realizzato modelli per medaglie. Il giovane Cedraschi frequenta i corsi serali della Scuola d’Arte Industriale di Viggiù e durante il giorno si dà da fare nella bottega del padre Pietro, che lo avvia con serietà e passione all’apprendimento del mestiere. A diciotto anni inizia a lavorare a Milano presso artisti affermati e negli anni Trenta, in società con i fratelli, apre una bottega artigiana in cui le sculture commissionate da altri artisti e dalla Veneranda fabbrica del Duomo di Milano vengono tradotte in marmo. Dopo la seconda Guerra Mondiale riesce ad avviare un’attività parallela, lavorando in un piccolo studio a Milano: solo nel 1960 lascia la collaborazione con i fratelli e, ormai inserito nel contesto milanese, partecipa a numerose mostre collettive alla Permanente. Della sua vasta produzione, sempre caratterizzata da un tratteggio classico e lineare e dalla compostezza delle forme, si ricordano le opere di genere funerario, i ritratti in bronzo e terracotta, i Monumenti ai Caduti, la immensa statua bronzea del Cuore di Gesù presso il Seminario vescovile di Patti (Me) e sette statue per il Duomo di Milano: quattro per l’altare di S. Giovanni Bono e, per l’esterno, il S. Nicola di Flue sul fianco destro, il S. Camillo de Lellis per una guglia, il S. Riccardo Pampuri (santo medico e religioso beatificato e canonizzato negli anni Ottanta) sul transetto nord. Inoltre, realizza su commissione dei Fatebenefratelli anche la statuetta raffigurante S. Giovanni di Dio che viene donata ai religiosi per il 50° di professione. La tomba dello scultore si trova presso il cimitero di Viggiù. (Gattoni Gianpiero, Viggiù, Saltrio, Clivio: i ricordi più belli - Varese Macchione 2002). Fonderia Artistica Battaglia-Pogliani-Frigerio & Vecchi di Milano: fondata nel 1913, nella zona della cinquecentesca villa Simonetta, da tre soci - Ercole Battaglia (ex capofonderia della Necchi), Giulio Pogliani (formatore) e Riccardo Frigerio (cesellatore) - la “Fonderia Battaglia, Pogliani e Frigerio” è da sempre una delle principali fonderie artistiche italiane. Da allora, attraverso lo svolgimento di un secolo non poco movimentato, sono nate, e nascono ogni giorno, opere in bronzo realizzate artigianalmente tramite l’antica tradizione della fusione artistica a cera persa, sempre strettamente intrecciata alla storia dei protagonisti dell’epoca. Nella Fonderia sono state create, tra gli altri, sculture di Lucio Fontana, Marino Marini, Alik Cavaliere, Giacomo Manzù, Floriano Bodini, Francesco Messina, Alighiero e Boetti, Giuseppe Penone, Giò e Arnaldo Pomodoro. Per 100 anni, (ed ancora oggi) in Battaglia si sono fuse cultura e tecnica, nel rinascimentale tepore delle fornaci e nei suoni di una materia che prende vita, eternamente
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0303254310
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni storici artistici ed etnoantropologici per le province di Milano Bergamo Como Lecco Lodi Monza Pavia Sondrio Varese
  • DATA DI COMPILAZIONE 2014
  • ISCRIZIONI lato anteriore - CLIVIO/ AI SUOI PRODI/ 1915 1918/ 1935/ 1940 1945/ CHE IMPORTANO I NOMI/ SON FANTI D’ITALIA - a caratteri applicati -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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