allegoria della morte del soldato

monumento ai caduti ad arco, (?) 1925 - (?) 1925

Monumento ad arco elevato su piattaforma accessibile da tre scalini nel fronte principale e nei laterali. Al centro è collocata una scultura bronzea a tuttotondo, supportata da un dado di base e incorniciata da grande arco polimaterico (mattoni, marmo e marmo rosa, placchette di bronzo) che crea una quinta suggestiva all'opera. La parte retrostante dell'arco è absitata con un basso muro di ciotoli e malta, che permette una visione anche del fronte posteriore. Il bronzo raffigura un soldato stante, morente o già morto, nella emblematica posizione delle braccia aperte a croce, simbolo del rinnovato sacrificio. Due lapidi ai piedi dell'arco, nella parte interna, ricordano i caduti dei due conflitti mondiali

  • OGGETTO monumento ai caduti ad arco
  • MATERIA E TECNICA PIETRA
    bronzo/ fusione
    Marmo
    CEMENTO
    FERRO
    MARMO ROSA
    mattone
  • MISURE Profondità: 650 cm
    Altezza: 450 cm
    Larghezza: 900 cm
  • ATTRIBUZIONI Martini Ettore (1870/ 1960): architetto
    Jori Andrea (1953/): scultore
  • LOCALIZZAZIONE giardino comunale
  • INDIRIZZO via Roma, 11, Roncoferraro (MN)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il monumento ai caduti della Grande Guerra del comune mantovano di Roncoferraro ha subito diversi interventi nel corso dei decenni. L'opera originaria, dovuta allo scultore Giuseppe Menozzi (1895/ 1976) e all'architetto piacentino Ettore Martini (1870/ 1960), è databile per confronto al 1925. In quell'anno, infatti, i due autori collaborarono alla realizzazione di un altro monumento ai caduti, commissionato sempre dal comune di Roncoferraro, per la località di Governolo. Successivamente nel corso della seconda guerra mondiale il monumento venne spogliato della statua di Menozzi, rifusa per necessità belliche. Esistono diverse fotografie che documentano sia lo stato originario, sia la situazione negli anni Cinquanta priva della figura (vedi sito "Monumenti della Grande Guerra", oltre a http://www.cimeetrincee.it/timolina.pdf). Nel 1955, come documenta l'iscrizione nel cippo, il bene provvisto del solo arco monumentale venne intitolato anche ai caduti dell'ultimo conflitto, con l'aggiunta conseguente dei relativi nomi dei caduti sulle due lapidi laterali. Infine, nel 1995, lo scultore mantovano Andrea Jori (1953) si è occupato di riprendere, abbastanza fedelmente nel disegno, la precedente scultura di Menozzi, reintegrando l'opera del bronzo mancante. La medesima sorte toccò al monumento di Governolo, progettato a due mani da Menozzi e Martini, perse il bronzo della statua durante l'ultima guerra, poi rifatta dallo stesso Jori. Bibliografia: Monumenti ai mantovani caduti per la patria, Associazione nazionale combattenti e reduci. Federazione provinciale di Mantova, 2002, p. 127
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0303254145
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Cremona, Lodi e Mantova
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Mantova Brescia e Cremona
  • DATA DI COMPILAZIONE 2014
  • ISCRIZIONI fronte principale, sulla lapide centrale - AI CADUTI DELLA GUERRA/ DI LIBERAZIONE NAZIONALE/ AI PATRIOTI CHE AFFRONTARONO/ TORTURA E MORTE,/ PERCHE’ RISORGESSE LA PATRIA,/ PER LA LIBERTA’/ CONTRO LA TIRANNIDE/ DECENNALE DELLA RESISTENZA/ RONCOFERRARO APRILE 1955 - capitale -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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