allegoria del soldato come eroe antico

monumento ai caduti a cippo, 1922 - 1922

Monumento a cippo elevato su base quadrangolare a gradoni; tale struttura è sopravanzata da un piedistallo sul quale trova collocazione una scultura bronzea a tuttotondo di soldato nudo, col volto rivolto al cielo, che impugna nella mano destra una bomba, mentre con la sinistra regge l'elsa di una spada. Entro l'area di rispetto cintata del monumento sono collocati: a sinistra un pennone reggibandiera e a destra una lapide con rilievo in marmo rosa, raffigurante una mano, emergente da un viluppo plastico, che sostiene una lanterna (la lapide ricorda i dispersi di tutte le guerre)

  • OGGETTO monumento ai caduti a cippo
  • MATERIA E TECNICA Bronzo
    Marmo
    GRANITO
    FERRO
    MARMO ROSA
  • ATTRIBUZIONI Bertolini C (notizie 1922): scultore
    Donini Cesare (notizie 1922): architetto
    Fonderia Savini & Ripamonti (officina): fonditore
    Rallagli (notizie 2003)
  • LOCALIZZAZIONE piazza
  • INDIRIZZO piazza Martiri ed Eroi, Canneto sull'Oglio (MN)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il monumento ai caduti della Grande Guerra del comune mantovano di Canneto sull'Oglio venne inaugurato il 12 novembre del 1922 (vedi bib 1990 e 2012). Dalla gentile consulenza dell’archivista Cecilia Usberti risulta che l’archivio storico di Canneto non conserva documentazione in merito alla realizzazione dell'opera, ma soltanto posteriore al secondo conflitto mondiale. Il disegno della scultura in bronzo del soldato venne fornito dall’artista Bertolini (di cui si conosce la sola iniziale del nome C. dalla firma presente sull'opera), coadiuvato nella realizzazione dalla Fonderia Savini & Ripamonti di Milano. L'intera progettazione del monumento fu invece ideata dall'architetto milanese Cesare Donini, attivo anche nel monumento ai caduti di San Martino dall’Argine (vedi relativa scheda OA 0303254164). La storia del monumento appare piuttosto complessa: l’iniziale ubicazione era davanti al palazzo municipale di Canneto, in piazza Vittorio Emanuele II (attuale piazza Matteotti). Diverse fotografie storiche del museo civico cittadino, ascrivibili indicativamente al primo dopoguerra e consultabili on-line (http://www.lombardiabeniculturali.it/fotografie/ricerca/?autore=&intestazione=monumento&luogo=&annop=&annoa=&genere=0&soggetto=0&provincia=&istituto=803&fondo=0), mostrano il monumento orientato nord-sud, col fianco sinistro prospiciente l’edificio del comune. Una ripresa del 1939, effettuata in occasione della commemorazione dei caduti dell’Africa orientale celebrata presso il cippo, mostra l’opera arretrata rispetto alla collocazione originaria: non più davanti al municipio, ma spostata verso nord, in linea con gli edifici che chiudono quel lato della piazza. Tale ricostruzione è fondata solo su documentazione visiva e non su fonti archivistiche scritte. Nel volume dedicato ad uno dei Martiri di Belfiore, il nativo don Enrico Tazzoli, giustiziato dagli austriaci nel 1852 (vedi bib 2012), si precisa l’esistenza di una formella posta alla base del monumento, raffigurante l’uccisione del sacerdote. In alcune fotografie si scorge effettivamente un alone scuro al di sotto della statua. La scultura venne rimossa dal complesso alla fine degli anni Quaranta, per fare spazio ai nomi dei caduti dell’ultimo conflitto mondiale, iscritti attualmente su due lapidi. In seguito al bombardamento del palazzo della Pretura nel 1944, in luogo del semidistrutto edificio, venne costruita una nuova piazza, dedicata ai Martiri ed Eroi. La giunta comunale, con delibera del 10 settembre 1948, decise di spostare in questo luogo il monumento ai caduti. Nonostante le polemiche, il 7 febbraio del 1949 il comune incaricò del trasferimento la cooperativa di opere murarie “Nuova Italia”, con la supervisione del geometra Giuseppe Testori. E’ credibile che in tale occasione sia stata rimossa dal basamento la formella di don Tazzoli, integrando al suo posto l’elenco dei caduti della seconda guerra mondiale. L'archivio comunale conserva il progetto di risistemazione della piazza, il carteggio relativo allo spostamento del monumento, con le diverse opinioni politiche espresse dai consiglieri, la notizia di una raccolta di fondi della cittadinanza e l'assunzione di un mutuo da parte del comune per concorrere alle spese. In seguito venne aggiunto, nel 1996, un pennone per la bandiera, voluto da diverse associazioni combattenti di Canneto, tra cui l'A.N.P.I. Inoltre nel 2003 venne collocata la lapide commemorativa ai dispersi di tutte le guerre (autore della scultura Rallagli). Tutte le notizie si devono alla gentile collaborazione di Cecilia Usberti e Vittorio Peron. Bibliografia: Monumenti ai mantovani caduti per la patria, Associazione nazionale combattenti e reduci. Federazione provinciale di Mantova, 2002, p. 40// Fulvio Tessaroli, Memorie di Canneto sull'Oglio, ristampa 1990// Don Enrico Tazzoli e il cattolicesimo sociale lombardo. Volume I. Studi, a cura di Costantino Cipolla e Stefano Siliberti, Milano 2012. Crediti fotografici: Museo Civico di Canneto sull'Oglio, fondo Enzo Favalli
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0303254058
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Cremona, Lodi e Mantova
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Mantova Brescia e Cremona
  • DATA DI COMPILAZIONE 2014
  • ISCRIZIONI fronte principale, sulla base di bronzo della statua - C. BERTOLINI - caratteri vari -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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