San Giovanni Battista intercede presso Cristo per conto di San Brunone, Sant'Ugo e due certosini
pala d'altare
1630 - 1630
Carlone Giovanni Battista (1603/ 1683-1684)
1603/ 1683-1684
Personaggi: San Giovanni Battista. Figure: certosini
- OGGETTO pala d'altare
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MATERIA E TECNICA
tela/ pittura a olio
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MISURE
Altezza: 297 cm
Larghezza: 170 cm
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ATTRIBUZIONI
Carlone Giovanni Battista (1603/ 1683-1684)
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Chiesa della Certosa delle Grazie
- INDIRIZZO viale Monumento, 4, Certosa Di Pavia (PV)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il dipinto del Carlone sostituisce la scomparsa ancona realizzata da Iacopino de Mottis per questa cappella (terza a sinistra) raffigurante San Giovanni Battista e San Gerolamo. L'attuale pala ritrae San Giovanni Battista nell'atto di chiedere intercessione a Cristo per conto di quattro figure vestite in abiti certosini: come indicatomi da A. Spiriti, i due personaggi a sinistra sarebbero identificabili in San Brunone, fondatore dell'ordine, e Sant'Ugo, mentre a destra si troverebbero i padri superiori della Certosa di Pavia, probabilmente il priore e il vicepriore. ||L'ancona si inserisce perfettamente all'interno della nuova veste barocca della cappella, i cui affreschi si devono ugualmente alla mano del Carlone. Come nei dipinti murali, anche nella tela il pittore genovese si esprime felicemente con una cromia luminosa e un ductus sciolto. Le baroccesche figure dei certosini sono del tutto analoghe a quelle presenti nella pala dell'altare maggiore della Certosa di Rivarolo, tradizionalmente attribuita a Giovanni Carlone. Anche il dipinto della Pinacoteca civica di Savona con Venere e Marte sorpresi da Vulcano rivela notevoli somiglianze con la tela pavese, sia per le soluzioni compositive (l'apparizione del concilio degli dei e del Cristo in cielo) e tipologiche (putti, cherubini), nonchè di stesura cromatica, a tratti luminosa e a tratti diafana, soprattutto negli incarnati. Le teste di San Giovanni Battista e del Redentore rimandano tra gli altri anche ai modi di Bernardo Strozzi.||Durante la presentazione del restauro diretto da L. Lodi in occasione della Settimana della Cultura (28 marzo 2008), la studiosa ha evidenziato il recupero della cromia originale delle vesti delle figure e la vicinanza al ciclo pittorico che G. B. Carlone eseguì per la chiesa dell'Annunziata a Genova tra il 1639 e il 1645
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0300702292
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Complesso Monumentale e Museo della Certosa di Pavia
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni storici artistici ed etnoantropologici per le province di Milano Bergamo Como Lecco Lodi Monza Pavia Sondrio Varese
- DATA DI COMPILAZIONE 2011
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0